Gli esameroni (sl. šestodnevy) sono opere che commentano il racconto biblico della creazione del mondo in sei giorni, e pur conservando un carattere prevalentemente teologico-esegetico, rappresentano un compendio delle conoscenze naturali, fisiche e astronomiche del medioevo. L’esamerone più antico di cui si ha notizia è opera di Basilio Magno (327-379); da esso derivano, in un modo o nell’altro, tutti i testi successivi, tra cui la versione maggiormente diffusa nelle lettere slave, che fu redatta da Giovanni, esarca di Bulgaria a cavallo tra i secc. IX e X (il ms. più antico pervenutoci è una copia serba del 1263): l’”Esamerone” di Giovanni Esarca, infatti, pur contenendo anche testi slavi originali (per es. l’introduzione), è principalmente una compilazione di passi basiliani e di altri autori (Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa, Giovanni Crisostomo e altri). Vedi G. Podskalsky, Theologische Literatur des Mittelalters in Bulgarien und Serbien 865-1459, München 2000, pp.228-233.
Alberti, A. (2023). Heksameron/Sześciodzień Jana Egzarchy. Łódz : Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego [10.18778/8331-225-5].
Heksameron/Sześciodzień Jana Egzarchy
Alberto alberti
2023
Abstract
Gli esameroni (sl. šestodnevy) sono opere che commentano il racconto biblico della creazione del mondo in sei giorni, e pur conservando un carattere prevalentemente teologico-esegetico, rappresentano un compendio delle conoscenze naturali, fisiche e astronomiche del medioevo. L’esamerone più antico di cui si ha notizia è opera di Basilio Magno (327-379); da esso derivano, in un modo o nell’altro, tutti i testi successivi, tra cui la versione maggiormente diffusa nelle lettere slave, che fu redatta da Giovanni, esarca di Bulgaria a cavallo tra i secc. IX e X (il ms. più antico pervenutoci è una copia serba del 1263): l’”Esamerone” di Giovanni Esarca, infatti, pur contenendo anche testi slavi originali (per es. l’introduzione), è principalmente una compilazione di passi basiliani e di altri autori (Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa, Giovanni Crisostomo e altri). Vedi G. Podskalsky, Theologische Literatur des Mittelalters in Bulgarien und Serbien 865-1459, München 2000, pp.228-233.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


