Il mondo slavo conobbe l’opera teologica principale di Giovanni Damasceno (675 ca - 749), intitolata La fonte della conoscenza, già sul finire del sec. IX, grazie alla traduzione di Giovanni Esarca. Lo scrittore antico bulgaro elaborò una versione di 48 capitoli (su 100) della terza parte dell’opera (Esposizione della fede), che nella tradizione manoscritta slava recano il titolo Bogoslovie (Teologia) o Nebesa (I cieli). La selezione operata da Giovanni Esarca riguarda soprattutto le parti a maggiore contenuto dogmatico, e mira a dotare la nascente chiesa bulgara di solide basi teoretiche: si tratta del primo libro a contenuto filosofico-dogmatico delle lettere slave medievali. La copia più antica in cui ci è pervenuta la traduzione slava è conservato un manoscritto slavo orientale risalente al XIII sec. (Mosca, GIM Sin.108). Bibliografia: R. Aitzetmüller, Das Hexameron des Exarchen Johannes, I-VII, Graz 1958-1975 (edizione); G. Podskalsky, Theologische Literatur des Mittelalters in Bulgarien und Serbien 865-1459, München 2000, pp.146-147, 241-243.

Alberti, A. (2023). Pierwsze tłumaczenie słowiańskie dzieł Jana z Damaszku. Łódz : Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego [10.18778/8331-225-5].

Pierwsze tłumaczenie słowiańskie dzieł Jana z Damaszku

Alberto alberti
2023

Abstract

Il mondo slavo conobbe l’opera teologica principale di Giovanni Damasceno (675 ca - 749), intitolata La fonte della conoscenza, già sul finire del sec. IX, grazie alla traduzione di Giovanni Esarca. Lo scrittore antico bulgaro elaborò una versione di 48 capitoli (su 100) della terza parte dell’opera (Esposizione della fede), che nella tradizione manoscritta slava recano il titolo Bogoslovie (Teologia) o Nebesa (I cieli). La selezione operata da Giovanni Esarca riguarda soprattutto le parti a maggiore contenuto dogmatico, e mira a dotare la nascente chiesa bulgara di solide basi teoretiche: si tratta del primo libro a contenuto filosofico-dogmatico delle lettere slave medievali. La copia più antica in cui ci è pervenuta la traduzione slava è conservato un manoscritto slavo orientale risalente al XIII sec. (Mosca, GIM Sin.108). Bibliografia: R. Aitzetmüller, Das Hexameron des Exarchen Johannes, I-VII, Graz 1958-1975 (edizione); G. Podskalsky, Theologische Literatur des Mittelalters in Bulgarien und Serbien 865-1459, München 2000, pp.146-147, 241-243.
2023
Słowianie. Historia, kultury i języki
245
246
Alberti, A. (2023). Pierwsze tłumaczenie słowiańskie dzieł Jana z Damaszku. Łódz : Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego [10.18778/8331-225-5].
Alberti, Alberto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/1011071
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