Poesia come azione diretta. I dispositivi estetici del dissenso nelle sperimentazioni poetiche internazionali

Il saggio esamina le strategie formali e i meccanismi testuali rintracciabili in alcuni testi di poesia sperimentale degli ultimi decenni. Si evidenzieranno, in particolare, diversi tratti di continuità transnazionale fra le «scritture di ricerca» italiane e altre sperimentazioni anglofone e francofone. Le poetiche connesse a questo tipo di scritture tendono ad attribuire all’atto poetico una valenza pragmatica «diretta», vale a dire la possibilità concreta di «agire» in senso politico all’interno di un dato contesto. Si preciserà l’articolazione delle diverse pratiche in questione, intrinsecamente intermediali e trans-generiche (post-poésie, poésie-virus, uncreative writing, googlism, etc.), nonché ascrivibili alla macrocategoria di dispositivo estetico o dispositivo poetico.