Il capitolo illustra i risultati di un'analisi sistematica condotta su alcuni talk show della televisione in chiaro generalista italiana, durante il primo mese dall'inizio del conflitto in Ucraina e, successivamente, nel settembre e ottobre 2022, quando l'attenzione sulla guerra era meno forte perché concentrata sulle elezioni politiche italiane. Sono stati selezionati i talk show più rappresentativi di tutte le tendenze politiche, fra quelli con i dati di audience più alti di quel periodo. L'analisi evidenzia alcuni tratti che sono ancora oggi confermati e ricorrenti: (1) nello stile di conduzione dei talk show; (2) nei commenti musicali che lanciano, accompagnano e chiudono i servizi di approfondimento e i collegamenti con i luoghi del fronte; (3) nella selezione dei volti e dei personaggi, soprattutto donne di bell'aspetto, chiamate a testimoniare ed esprimere la parte ucraina; (4) nella tendenza a predisporre – e fomentare in studio – discussioni accese e fortemente contrapposte fra commentatori e commentatrici, la cui esperienza e competenza su ciò che commentano non sempre è comprovata. L'analisi mette inoltre in evidenza come i tratti rilevati accomunino il discorso mediatico sulla guerra con quello su altri temi (dalla pandemia alla politica nazionale e locale) e con altri generi televisivi di intrattenimento (dal quiz al talent show).
Cosenza, G. (2025). L'insostenibile leggerezza della guerra televisiva. Roma : Donzelli Editore.
L'insostenibile leggerezza della guerra televisiva
Giovanna Cosenza
2025
Abstract
Il capitolo illustra i risultati di un'analisi sistematica condotta su alcuni talk show della televisione in chiaro generalista italiana, durante il primo mese dall'inizio del conflitto in Ucraina e, successivamente, nel settembre e ottobre 2022, quando l'attenzione sulla guerra era meno forte perché concentrata sulle elezioni politiche italiane. Sono stati selezionati i talk show più rappresentativi di tutte le tendenze politiche, fra quelli con i dati di audience più alti di quel periodo. L'analisi evidenzia alcuni tratti che sono ancora oggi confermati e ricorrenti: (1) nello stile di conduzione dei talk show; (2) nei commenti musicali che lanciano, accompagnano e chiudono i servizi di approfondimento e i collegamenti con i luoghi del fronte; (3) nella selezione dei volti e dei personaggi, soprattutto donne di bell'aspetto, chiamate a testimoniare ed esprimere la parte ucraina; (4) nella tendenza a predisporre – e fomentare in studio – discussioni accese e fortemente contrapposte fra commentatori e commentatrici, la cui esperienza e competenza su ciò che commentano non sempre è comprovata. L'analisi mette inoltre in evidenza come i tratti rilevati accomunino il discorso mediatico sulla guerra con quello su altri temi (dalla pandemia alla politica nazionale e locale) e con altri generi televisivi di intrattenimento (dal quiz al talent show).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.