Tecnologie digitali, social media e spazio virtuale sono strumenti sempre più usati dai popoli indigeni brasiliani nella divulgazione della lotta per il riconoscimento dei propri diritti civili, territoriali e culturali. La diffusione di internet e la possibilità di accedere con più facilità tanto ai mezzi di produzione di contenuti digitali, quanto alle competenze necessarie ad usarli hanno incrementato in modo significativo il coinvolgimento dei componenti più giovani delle diverse etnie nel mondo della comunicazione. L’apertura di pagine Facebook e Instagram, di canali YouTube o di siti web è estremamente interessante non solo perché mostrano le diverse modalità di appropriazione dello spazio virtuale a fini politici, ma anche perché diventa possibile stabilire un contatto sempre più diretto con gli esponenti dei vari gruppi indigeni. Ciò implica l’eliminazione di una serie di elementi di mediazione (organi indigenisti, missionari, professori universitari, ecc.) spesso impostati su retoriche ancora “territoriali” e protezioniste, in favore di una maggiore interazione con i rappresentanti delle associazioni indigene a cui viene riconosciuta piena autonomia decisionale. In questo contesto, la ricerca etnografica considera ancora queste esperienze prevalentemente come “campi di ricerca” più che come spazi per la produzione condivisa e la divulgazione di un sapere decoloniale. Nel contesto brasiliano, visto l’interesse delle stesse popolazioni indigene per tali strumenti, l’elaborazione di materiali e contenuti digitali dovrebbe diventare sempre più una modalità di restituzione della ricerca etnografica. Questa presentazione illustra due progetti elaborati in collaborazione con due comunità indigene brasiliane, i Tabajara della comunità Nazaré (Stato del Piauí) e i Kambeba di São Paulo de Olivença (Stato di Amazonas). Entrambi hanno previsto la costruzione di un sito web in cui sistematizzare alcune informazioni chiave nella divulgazione della propria identità indigena e del proprio patrimonio culturale. In questa sede verranno affrontati aspetti riguardanti il processo creativo, i limiti e la metodologia utilizzata.

Bottesi, A. (2023). Spazi virtuali, r(i)esistenze reali: l’elaborazione di un sito web in due comunità indigene brasiliane.. Bergamo : Università degli Studi di Bergamo.

Spazi virtuali, r(i)esistenze reali: l’elaborazione di un sito web in due comunità indigene brasiliane.

Anna Bottesi
Primo
2023

Abstract

Tecnologie digitali, social media e spazio virtuale sono strumenti sempre più usati dai popoli indigeni brasiliani nella divulgazione della lotta per il riconoscimento dei propri diritti civili, territoriali e culturali. La diffusione di internet e la possibilità di accedere con più facilità tanto ai mezzi di produzione di contenuti digitali, quanto alle competenze necessarie ad usarli hanno incrementato in modo significativo il coinvolgimento dei componenti più giovani delle diverse etnie nel mondo della comunicazione. L’apertura di pagine Facebook e Instagram, di canali YouTube o di siti web è estremamente interessante non solo perché mostrano le diverse modalità di appropriazione dello spazio virtuale a fini politici, ma anche perché diventa possibile stabilire un contatto sempre più diretto con gli esponenti dei vari gruppi indigeni. Ciò implica l’eliminazione di una serie di elementi di mediazione (organi indigenisti, missionari, professori universitari, ecc.) spesso impostati su retoriche ancora “territoriali” e protezioniste, in favore di una maggiore interazione con i rappresentanti delle associazioni indigene a cui viene riconosciuta piena autonomia decisionale. In questo contesto, la ricerca etnografica considera ancora queste esperienze prevalentemente come “campi di ricerca” più che come spazi per la produzione condivisa e la divulgazione di un sapere decoloniale. Nel contesto brasiliano, visto l’interesse delle stesse popolazioni indigene per tali strumenti, l’elaborazione di materiali e contenuti digitali dovrebbe diventare sempre più una modalità di restituzione della ricerca etnografica. Questa presentazione illustra due progetti elaborati in collaborazione con due comunità indigene brasiliane, i Tabajara della comunità Nazaré (Stato del Piauí) e i Kambeba di São Paulo de Olivença (Stato di Amazonas). Entrambi hanno previsto la costruzione di un sito web in cui sistematizzare alcune informazioni chiave nella divulgazione della propria identità indigena e del proprio patrimonio culturale. In questa sede verranno affrontati aspetti riguardanti il processo creativo, i limiti e la metodologia utilizzata.
2023
Metodi creativi in pratica: un laboratorio aperto
63
72
Bottesi, A. (2023). Spazi virtuali, r(i)esistenze reali: l’elaborazione di un sito web in due comunità indigene brasiliane.. Bergamo : Università degli Studi di Bergamo.
Bottesi, Anna
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