Considerato un capolavoro al catalogo di Gaetano Gandolfi dal Volpe che la rese nota (1979), l'opera si pone oggi, alla luce di quanto possibile affermare in ragione di ricerche documentarie e della ricostruzione di una catena di indizi, quale tessera importante per la ricostruzione dei rapporti tra la Russia di Caterina II e l'Italia, segnatamente la scuola bolognese, molti artisti della quale si trasferirono o operarono per tempi non brevi per la corte della sovrana. Il dipinto è il bozzetto per una magnifica tela che fu commissionata all'artista bolognese dal principe Nicolaj Borisovich Yusupov, che realizzò quella che è considerata una delle collezioni più importanti d'Europa; Accademico d'onore della bolognese accademia d'arte, volle più dipinti del pittore bolognese, uno dei quali fu a pendant con altro del Batoni, a riprova di una attenzione per la cultura pittorica fondata sul tramando ai grandi precedenti classicisti del passato, da Raffaello ai Carracci, e tale da porsi a modello in Europa per verità d'invenzione e eleganza.
Titolo: | Gaetano Gandolfi, The Birth of Venus |
Autore/i: | BIAGI, DONATELLA |
Autore/i Unibo: | |
Anno: | 2010 |
Titolo del libro: | A History of Taste. Collecting French & Italian Old Mastyer Paintings for America |
Pagina iniziale: | 70 |
Pagina finale: | 73 |
Abstract: | Considerato un capolavoro al catalogo di Gaetano Gandolfi dal Volpe che la rese nota (1979), l'opera si pone oggi, alla luce di quanto possibile affermare in ragione di ricerche documentarie e della ricostruzione di una catena di indizi, quale tessera importante per la ricostruzione dei rapporti tra la Russia di Caterina II e l'Italia, segnatamente la scuola bolognese, molti artisti della quale si trasferirono o operarono per tempi non brevi per la corte della sovrana. Il dipinto è il bozzetto per una magnifica tela che fu commissionata all'artista bolognese dal principe Nicolaj Borisovich Yusupov, che realizzò quella che è considerata una delle collezioni più importanti d'Europa; Accademico d'onore della bolognese accademia d'arte, volle più dipinti del pittore bolognese, uno dei quali fu a pendant con altro del Batoni, a riprova di una attenzione per la cultura pittorica fondata sul tramando ai grandi precedenti classicisti del passato, da Raffaello ai Carracci, e tale da porsi a modello in Europa per verità d'invenzione e eleganza. |
Data prodotto definitivo in UGOV: | 27-feb-2011 |
Data stato definitivo: | 29-ago-2017 |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Capitolo / saggio in libro |