La pandemia di Covid-19 ha fatto dunque emergere un nuovo gruppo vulnerabile della popolazione: il personale sanitario. I lavoratori della sanità sono risultati essere la categoria professionale più a rischio secondo una categorizzazione dei lavori ricavata attraverso una metodologia validata a livello internazionale che stima il livello di rischio in base a tre parametri specifici: esposizione (ovvero, la probabilità di entrare in contatto con fonti di contagio), prossimità (lavori che non permettono il distanziamento), e aggregazione (lavori a contatto con il pubblico)4. Nonostante il coraggio e la resilienza degli operatori sanitari siano stati oggetto di riconoscimento sia nella stampa nazionale sia internazionale, poco è stato detto a proposito dei fattori che hanno compromesso (e che comprometteranno, se non si adotteranno misure opportune) una adeguata protezione di chi lavora in prima linea. Le riflessioni che proponiamo nelle pagine seguenti si articolano in due sezioni: nella prima si discuteranno alcuni dei principali nodi critici che hanno caratterizzato il lavoro di cura durante i mesi di pandemia; nella seconda parte, a partire da un’analisi della letteratura più recente sulla pandemia di Covid-19 così come di studi condotti nel contesto delle precedenti epidemie e pandemie, si propongono alcune indicazioni utili per l’elaborazione di una risposta al Covid-19 che tuteli tali professioni sanitarie.
Tognetti, M., Quaglia, V. (2021). Operatori sanitari e Covid-19: alcune riflessioni sul lavoro di cura in tempo di pandemia. MIlano : Franco Angeli.
Operatori sanitari e Covid-19: alcune riflessioni sul lavoro di cura in tempo di pandemia
Quaglia, V.
2021
Abstract
La pandemia di Covid-19 ha fatto dunque emergere un nuovo gruppo vulnerabile della popolazione: il personale sanitario. I lavoratori della sanità sono risultati essere la categoria professionale più a rischio secondo una categorizzazione dei lavori ricavata attraverso una metodologia validata a livello internazionale che stima il livello di rischio in base a tre parametri specifici: esposizione (ovvero, la probabilità di entrare in contatto con fonti di contagio), prossimità (lavori che non permettono il distanziamento), e aggregazione (lavori a contatto con il pubblico)4. Nonostante il coraggio e la resilienza degli operatori sanitari siano stati oggetto di riconoscimento sia nella stampa nazionale sia internazionale, poco è stato detto a proposito dei fattori che hanno compromesso (e che comprometteranno, se non si adotteranno misure opportune) una adeguata protezione di chi lavora in prima linea. Le riflessioni che proponiamo nelle pagine seguenti si articolano in due sezioni: nella prima si discuteranno alcuni dei principali nodi critici che hanno caratterizzato il lavoro di cura durante i mesi di pandemia; nella seconda parte, a partire da un’analisi della letteratura più recente sulla pandemia di Covid-19 così come di studi condotti nel contesto delle precedenti epidemie e pandemie, si propongono alcune indicazioni utili per l’elaborazione di una risposta al Covid-19 che tuteli tali professioni sanitarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


