Il progetto riguarda la Progettazione integrale e coordinata esecutiva dei lavori di restauro e recupero dell’immobile denominato “Forte San Biagio – Werk Colle delle Benne” e dell’area contermine, a Levico Terme (TN), e rappresenta una verifica per le ricerche teoriche e progettuali condotte nel tempo sul tema del restauro architettonico. Progetto di restauro di un Forte Austriaco dell'ottocento da destinare a museo delle fortifficazioni. Il progetto di Restauro e valorizzazione del “Forte san Biagio - Werk Colle delle Benne” si colloca all’interno di un progetto di organizzazione e programmazione in rete degli interventi delle fortificazioni, della Provincia di Trento che a sua volta recepisce le “DIRETTIVE ED INDIRIZZI PER UN PROGRAMMA DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE (legge provinciale 17 febbraio 2003, n°1 – Art. 8)” . Il “Forte San Biagio – Werk Colle delle Benne” con il forte Tenna controllava l’accesso a Trento dall’Alta Valsugana. Esso è ubicato nelle immediate vicinanze di Levico Terme e vi si accede percorrendo l’ex strada militare che risale dalla Strada provinciale che costeggia il lago di Levico. La struttura è posta in posizione panoramica con vista sull’abitato di Levico Terme, sul lago e su forte Tenna. Il progetto prevede sostanzialmente un restauro conservativo del Forte delle Benne il quale è nelle sue parti essenziali, nella volumetria, sufficientemente integro ma che presenta condizioni di forte degrado nella conservazione materiale. Il progetto di restauro si attiene alla teoria del “caso per caso”, l’unica teoria che ritiene l’edificio, il monumento, innanzi tutto un fatto e un documento costruttivo con il quale rapportarsi al di la di generiche ideologie e dei vincoli normativi. Il progetto cerca di tenere insieme un restauro ragionevole e sensato e una ricostruzione delle tecniche di difesa e della vita quotidiana (come essa si doveva svolgere all’interno del forte) per “via di allestimento”, proponendo un luogo in cui gli oggetti saranno mostrati attraverso la mediazione del teatro, d'altronde le due metafore del teatro e del museo si associano a partire dal quattrocento. Nei teatrini sarà rappresentata la vita del forte, per frammenti, per scorci, simbolici e significativi (sono come degli spaccati della vita); i teatri dovrebbero agire come macchine della memoria: si rimanda a una vicenda attraverso alcune scene fisse dove lo spettatore–visitatore partecipa a una rappresentazione. Vorrebbero diventare luoghi dove incomincia il mondo dell’immaginazione. L’unica possibilità per un lavoro attivo sulla memoria.
G. Malacarne (2008). Progettazione integrale e coordinata esecutiva dei lavori di restauro e recupero dell’immobile denominato “Forte San Biagio – Werk Colle delle Benne” e dell’area contermine, a Levico Terme (TN),.
Progettazione integrale e coordinata esecutiva dei lavori di restauro e recupero dell’immobile denominato “Forte San Biagio – Werk Colle delle Benne” e dell’area contermine, a Levico Terme (TN),
MALACARNE, GINO
2008
Abstract
Il progetto riguarda la Progettazione integrale e coordinata esecutiva dei lavori di restauro e recupero dell’immobile denominato “Forte San Biagio – Werk Colle delle Benne” e dell’area contermine, a Levico Terme (TN), e rappresenta una verifica per le ricerche teoriche e progettuali condotte nel tempo sul tema del restauro architettonico. Progetto di restauro di un Forte Austriaco dell'ottocento da destinare a museo delle fortifficazioni. Il progetto di Restauro e valorizzazione del “Forte san Biagio - Werk Colle delle Benne” si colloca all’interno di un progetto di organizzazione e programmazione in rete degli interventi delle fortificazioni, della Provincia di Trento che a sua volta recepisce le “DIRETTIVE ED INDIRIZZI PER UN PROGRAMMA DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE (legge provinciale 17 febbraio 2003, n°1 – Art. 8)” . Il “Forte San Biagio – Werk Colle delle Benne” con il forte Tenna controllava l’accesso a Trento dall’Alta Valsugana. Esso è ubicato nelle immediate vicinanze di Levico Terme e vi si accede percorrendo l’ex strada militare che risale dalla Strada provinciale che costeggia il lago di Levico. La struttura è posta in posizione panoramica con vista sull’abitato di Levico Terme, sul lago e su forte Tenna. Il progetto prevede sostanzialmente un restauro conservativo del Forte delle Benne il quale è nelle sue parti essenziali, nella volumetria, sufficientemente integro ma che presenta condizioni di forte degrado nella conservazione materiale. Il progetto di restauro si attiene alla teoria del “caso per caso”, l’unica teoria che ritiene l’edificio, il monumento, innanzi tutto un fatto e un documento costruttivo con il quale rapportarsi al di la di generiche ideologie e dei vincoli normativi. Il progetto cerca di tenere insieme un restauro ragionevole e sensato e una ricostruzione delle tecniche di difesa e della vita quotidiana (come essa si doveva svolgere all’interno del forte) per “via di allestimento”, proponendo un luogo in cui gli oggetti saranno mostrati attraverso la mediazione del teatro, d'altronde le due metafore del teatro e del museo si associano a partire dal quattrocento. Nei teatrini sarà rappresentata la vita del forte, per frammenti, per scorci, simbolici e significativi (sono come degli spaccati della vita); i teatri dovrebbero agire come macchine della memoria: si rimanda a una vicenda attraverso alcune scene fisse dove lo spettatore–visitatore partecipa a una rappresentazione. Vorrebbero diventare luoghi dove incomincia il mondo dell’immaginazione. L’unica possibilità per un lavoro attivo sulla memoria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.