Il tema della preghiera offre una chiave d’accesso privilegiata per comprendere Origene (185-254), il maggior interprete della Bibbia nel cristianesimo antico, e per cogliere l’importanza ancora attuale della sua opera. Non a caso il maestro di Alessandria l’ha affrontato in uno scritto apposito «Sulla preghiera» (Perì euchês), rimasto insuperato per profondità speculativa e intensità spirituale. Ma Origene non si è limitato al trattato, bensì ha ripreso l’argomento in contesti molto diversi, in particolare nei commenti e nelle omelie, riformulando di volta in volta le costanti del suo pensiero e mettendo in luce nuovi affondi. Se nel trattato l’esperienza del pregare autentico appare segnata dall’acuta consapevolezza della sua fondamentale difficoltà o meglio “impossibilità” umana, superata unicamente col soccorso dello Spirito, il modello della preghiera del cristiano come “preghiera spirituale” ha ispirato più in generale la riflessione di Origene. La sua visuale, sempre imperniata sull’idea dell’orazione come domanda a Dio, oltre al fondamentale riferimento paolino della Lettera ai Romani, integra fra loro le diverse prospettive scritturistiche: dalle figure paradigmatiche degli oranti dell’Antico Testamento all’orante per eccellenza del Nuovo Testamento, Gesù, che è tale anche in forza del fatto che con il Padrenostro si è reso maestro di preghiera. La straordinaria ricchezza dei luoghi biblici richiamati da Origene fa emergere la sorgente che alimenta perennemente il pensiero dell’Alessandrino senza risolverlo mai in un sistema chiuso e uniforme. D’altra parte, le linee dominanti della concezione origeniana della “preghiera spirituale”, intesa come impegno e sfida che innerva tutta quanta la vita del cristiano, trovano ampi riscontri nei Padri della Chiesa, rivisitati qui fra II e V secolo, da Tertulliano ad Agostino, a riprova del rilievo assolutamente centrale ed emblematico dell’apporto di Origene.
L. Perrone (2011). La preghiera secondo Origene: l'impossibilità donata. BRESCIA : Morcelliana.
La preghiera secondo Origene: l'impossibilità donata
PERRONE, LORENZO
2011
Abstract
Il tema della preghiera offre una chiave d’accesso privilegiata per comprendere Origene (185-254), il maggior interprete della Bibbia nel cristianesimo antico, e per cogliere l’importanza ancora attuale della sua opera. Non a caso il maestro di Alessandria l’ha affrontato in uno scritto apposito «Sulla preghiera» (Perì euchês), rimasto insuperato per profondità speculativa e intensità spirituale. Ma Origene non si è limitato al trattato, bensì ha ripreso l’argomento in contesti molto diversi, in particolare nei commenti e nelle omelie, riformulando di volta in volta le costanti del suo pensiero e mettendo in luce nuovi affondi. Se nel trattato l’esperienza del pregare autentico appare segnata dall’acuta consapevolezza della sua fondamentale difficoltà o meglio “impossibilità” umana, superata unicamente col soccorso dello Spirito, il modello della preghiera del cristiano come “preghiera spirituale” ha ispirato più in generale la riflessione di Origene. La sua visuale, sempre imperniata sull’idea dell’orazione come domanda a Dio, oltre al fondamentale riferimento paolino della Lettera ai Romani, integra fra loro le diverse prospettive scritturistiche: dalle figure paradigmatiche degli oranti dell’Antico Testamento all’orante per eccellenza del Nuovo Testamento, Gesù, che è tale anche in forza del fatto che con il Padrenostro si è reso maestro di preghiera. La straordinaria ricchezza dei luoghi biblici richiamati da Origene fa emergere la sorgente che alimenta perennemente il pensiero dell’Alessandrino senza risolverlo mai in un sistema chiuso e uniforme. D’altra parte, le linee dominanti della concezione origeniana della “preghiera spirituale”, intesa come impegno e sfida che innerva tutta quanta la vita del cristiano, trovano ampi riscontri nei Padri della Chiesa, rivisitati qui fra II e V secolo, da Tertulliano ad Agostino, a riprova del rilievo assolutamente centrale ed emblematico dell’apporto di Origene.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.