Inteso che il presunto lettore di queste righe sia un Ingegnere - ovvero un tecnologo con una formazione di livello universitario che si è costruita su un terreno distinto dal campo della biologia – lo scopo di questo Capitolo è quello di presentare gli elementi strutturali e funzionali di una cellula, più significativi nel realizzare la gestione di un programma genetico. Nel farlo in uno spazio così breve, sarà obbligatorio semplificare oltre misura - e quindi proporre una visione schematica che oscurerà le sfumature e le varianti alle regole generali che rappresentano l’eccezionale ricchezza della materia vivente. Non ne siamo imbarazzati più di tanto perché l’obiettivo non è di natura scientifica ma applicativa. Per questa ragione faremo riferimento solo alla configurazione propria di un procariota, un organismo unicellulare che d’ora in poi chiameremo batterio, il quale è molto lontano dalla complessità delle cellule eucariotiche che formano il nostro corpo. La maggior parte delle applicazioni descritte in biologia sintetica – la disciplina che applica la formalizzazione progettuale alla biologia molecolare – vengono realizzate in questo tipo di microrganismi, che nel titolo abbiamo “degradato” a semplici chassis cellulari, a sottolineare la possibilità di sfruttarli come microdispositivi in grado di realizzare un’attività di nostro interesse.
Titolo: | I costituenti molecolari dello chassis cellulare: ovvero la definizione degli elementi fondamentali per la gestione di un programma genetico. |
Autore/i: | PASINI, ALICE; GIORDANO, EMANUELE DOMENICO |
Autore/i Unibo: | |
Anno: | 2010 |
Titolo del libro: | BIOLOGIA SINTETICA |
Pagina iniziale: | 17 |
Pagina finale: | 26 |
Abstract: | Inteso che il presunto lettore di queste righe sia un Ingegnere - ovvero un tecnologo con una formazione di livello universitario che si è costruita su un terreno distinto dal campo della biologia – lo scopo di questo Capitolo è quello di presentare gli elementi strutturali e funzionali di una cellula, più significativi nel realizzare la gestione di un programma genetico. Nel farlo in uno spazio così breve, sarà obbligatorio semplificare oltre misura - e quindi proporre una visione schematica che oscurerà le sfumature e le varianti alle regole generali che rappresentano l’eccezionale ricchezza della materia vivente. Non ne siamo imbarazzati più di tanto perché l’obiettivo non è di natura scientifica ma applicativa. Per questa ragione faremo riferimento solo alla configurazione propria di un procariota, un organismo unicellulare che d’ora in poi chiameremo batterio, il quale è molto lontano dalla complessità delle cellule eucariotiche che formano il nostro corpo. La maggior parte delle applicazioni descritte in biologia sintetica – la disciplina che applica la formalizzazione progettuale alla biologia molecolare – vengono realizzate in questo tipo di microrganismi, che nel titolo abbiamo “degradato” a semplici chassis cellulari, a sottolineare la possibilità di sfruttarli come microdispositivi in grado di realizzare un’attività di nostro interesse. |
Data prodotto definitivo in UGOV: | 27-feb-2011 |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Capitolo / saggio in libro |