La dis-formazione al lavoro tra redditi e utili di cittadinanza: considerazioni pedagogiche

Cosa definisce il lavoro nell’attuale momento storico? O meglio, quale sembra essere la tendenza prevalente, la rappresentazione egemone, del lavoro? In quale orizzonte di senso, in quale visione di mondo si colloca il significato del lavoro? Davvero è possibile parlare del lavoro solo nei termini dell’essere “imprenditori di sé stessi”? Di fronte al “crepuscolo degli uomini” nella società contemporanea, come parlare di umanesimo, di innovazione, di benessere formativo e organizzativo senza attraversare le contraddizioni e il lato “nero” del lavoro e dell’economia del nostro tempo? Nell’attuale “apocalisse della modernità”, dopo la “morte delle ideologie”, come affrontare le tre agguerrite fiere selvagge post-umane (la finanziarizzazione dell’economia, la “managerialità degli algoritmi” e la robotizzazione della produzione)? Sono le domande che guidano una serie di osservazioni pedagogiche sull’educazione al lavoro nella società contemporanea