Gli alieni siamo noi: la fantascienza antropologica di Ursula K. Le Guin

After an introductory part devoted to illustrating the birth of anthropological science fiction, the article analyses the ethnographic sensibility present in the fiction of Ursula K. Le Guin. A very prolific author and daughter of anthropologist Alfred Kroeber, throughout her production Le Guin demonstrates an interest in anthropology that goes beyond the presence of ethnographers as protagonists of her novels, and extends to the dimension of cultural criticism that characterises the discipline. Le Guin is also an essayist, who ventures into literary theories of pressing relevance, a point of reference for authors such as James Clifford and Donna Haraway.

Dopo una parte introduttiva dedicata all'illustrazione della nascita della fantascienza antropologica, l'articolo analizza la sensibilità etnografica presente nella narrativa di Ursula K. Le Guin. Autrice assai prolifica e figlia dell'antropologo Alfred Kroeber, in tutta la sua produzione Le Guin dimostra un interesse per l'antropologia che va oltre la presenza di etnografi come protagonisti dei suoi romanzi, e si estende alla dimensione della critica culturale caratterizzante la disciplina. Le Guin è inoltre una saggista, che si avventura in teorie letterarie di stringente attualità, punti di riferimento per autori come James Clifford e Donna Haraway.