Di qualsiasi tipologia sia, la materialità fornisce allo studioso informazioni legate al modo di essere nel mondo, ai valori e alle aspettative. Da qui la necessità di esplorare le comunità monastiche a partire dalle loro esperienze di vita, indagando da una parte l’apparato oggettuale utilizzato all’interno del gruppo, dall’altra i testi del gruppo che parlano di questi oggetti, essi stessi materialità. L’apparato oggettuale rappresenta una fonte preziosa per tracciare storie altre, altre rispetto a quella istituzionale dei grandi avvenimenti, individuando eventi, situazioni e persone del monastero in un’ottica interna e familiare. Tutti questi oggetti, visti nel loro insieme, formano un sistema e permettono di rileggere la storia del gruppo religioso, la storia delle piccole cose della quotidianità. Un patrimonio conservato con cura e attenzione da considerarsi quindi, in senso antropologico, non solo come apparato oggettuale in sé ma anche come complesso di conoscenze, manualità, tecniche, arti e tradizioni collegate ad esso. L’atteggiamento che le religiose mettono in atto nei confronti di tale patrimonio è connesso ai meccanismi di produzione dell’identità sociale e culturale del gruppo e alla formazione di una distinzione fra sé e gli altri.
Sbardella, F. (2023). Piccole quotidianità monastiche. Dalla materialità al senso della vita. Roma : Edizioni di Storia e Letteratura.
Piccole quotidianità monastiche. Dalla materialità al senso della vita
F. Sbardella
2023
Abstract
Di qualsiasi tipologia sia, la materialità fornisce allo studioso informazioni legate al modo di essere nel mondo, ai valori e alle aspettative. Da qui la necessità di esplorare le comunità monastiche a partire dalle loro esperienze di vita, indagando da una parte l’apparato oggettuale utilizzato all’interno del gruppo, dall’altra i testi del gruppo che parlano di questi oggetti, essi stessi materialità. L’apparato oggettuale rappresenta una fonte preziosa per tracciare storie altre, altre rispetto a quella istituzionale dei grandi avvenimenti, individuando eventi, situazioni e persone del monastero in un’ottica interna e familiare. Tutti questi oggetti, visti nel loro insieme, formano un sistema e permettono di rileggere la storia del gruppo religioso, la storia delle piccole cose della quotidianità. Un patrimonio conservato con cura e attenzione da considerarsi quindi, in senso antropologico, non solo come apparato oggettuale in sé ma anche come complesso di conoscenze, manualità, tecniche, arti e tradizioni collegate ad esso. L’atteggiamento che le religiose mettono in atto nei confronti di tale patrimonio è connesso ai meccanismi di produzione dell’identità sociale e culturale del gruppo e alla formazione di una distinzione fra sé e gli altri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.