Le “reliquie” si impongono – siano esse resti corporei oppure oggetti appartenenti alla persona in vita – come veicoli della sacralità: un valore aggiuntivo che la comunità stessa conferisce loro. E se il “sacro” nasce come prodotto culturale determinato da una scelta umana, esso non preesiste come una categoria a priori. L’originalità di questo testo si delinea, da un lato, nel mostrare l’attualità del concetto di sacro come fonte di interpretazione della religiosità contemporanea, con attenzione agli sviluppi antropologici; e, dall’altro, come investigazione sul campo in vari conventi in Francia e in Italia: interrogazione vivente nella comunità religiosa, attraverso l’analisi del caso storico riguardante la beatificazione della duchessa bretone Françoise d’Amboise (1427-1485). In queste pagine si assiste – e l’occasione è il ritrovamento di un documento relativo a una reliquia della duchessa posseduta dal Carmelo di Vannes – a una sorta di “metamorfosi”: la studiosa da asettico ricercatore diventa “mediatore” della pratica sacra, perché condivide con le monache una vera scoperta. Il lettore, introdotto nel mondo conventuale, è guidato a decodificare i processi sociali e simbolici che suscitano e alimentano il valore sacrale della reliquia: inaspettati significati si celano dietro i gesti delle religiose che “fabbricano” l’oggetto, nelle pratiche che lo definiscono e negli scritti che ne autenticano la verità.
Sbardella, F. (2023). Antropologia delle reliquie. Un caso storico. Nuova edizione ampliata. Brescia : Morcelliana.
Antropologia delle reliquie. Un caso storico. Nuova edizione ampliata
F. Sbardella
2023
Abstract
Le “reliquie” si impongono – siano esse resti corporei oppure oggetti appartenenti alla persona in vita – come veicoli della sacralità: un valore aggiuntivo che la comunità stessa conferisce loro. E se il “sacro” nasce come prodotto culturale determinato da una scelta umana, esso non preesiste come una categoria a priori. L’originalità di questo testo si delinea, da un lato, nel mostrare l’attualità del concetto di sacro come fonte di interpretazione della religiosità contemporanea, con attenzione agli sviluppi antropologici; e, dall’altro, come investigazione sul campo in vari conventi in Francia e in Italia: interrogazione vivente nella comunità religiosa, attraverso l’analisi del caso storico riguardante la beatificazione della duchessa bretone Françoise d’Amboise (1427-1485). In queste pagine si assiste – e l’occasione è il ritrovamento di un documento relativo a una reliquia della duchessa posseduta dal Carmelo di Vannes – a una sorta di “metamorfosi”: la studiosa da asettico ricercatore diventa “mediatore” della pratica sacra, perché condivide con le monache una vera scoperta. Il lettore, introdotto nel mondo conventuale, è guidato a decodificare i processi sociali e simbolici che suscitano e alimentano il valore sacrale della reliquia: inaspettati significati si celano dietro i gesti delle religiose che “fabbricano” l’oggetto, nelle pratiche che lo definiscono e negli scritti che ne autenticano la verità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.