Dalla miniatura alla storia: Marx, la natura e le donne

L’ipotesi di questo saggio è che il modo contraddittorio in cui Marx si confronta con la condizione delle donne sia una prospettiva privilegiata per leggere il suo pensiero in movimento. Esso rivela il campo di tensione tra natura e storia con cui egli si scontra nel tentativo di approdare a una comprensione della storia come processo e come scienza che lo indaga. Seguendo questo problema alla luce delle indicazioni di alcune femministe che si sono confrontate con Marx – Simone de Beauvoir, Shulamith Firestone e Gayatri Chakravorty Spivak ‒ saranno quindi individuati tre nodi cruciali che qualificano il suo discorso sulle donne: in primo luogo, una discontinuità storica, che segna il passaggio dalla loro identificazione con la procreazione alla comprensione della loro posizione differente nella società capitalistica. In secondo luogo, un’analisi della famiglia come costante storica, che non solo determina la posizione subalterna delle donne nella società, ma permette anche di fare luce sullo specifico regime di storicità del capitale. Infine, la sua concezione della storia quando si confronta con la riproduzione sociale, in relazione alla quale la critica dell’ideologia patriarcale diventa politicamente centrale e la presenza delle donne si rivela un problema e una possibilità nella costituzione della classe operaia come forza ostile.