Il capitolo focalizza l’attenzione sulla dimensione economica del processo di integrazione, vale a dire la fase naturale del primo incontro tra società ricevente e immigrazione.. L’inserimento nel mercato del lavoro rappresenta ancora oggi un ambito centrale del processo di integrazione degli immigrati e la mancata o cattiva inclusione sul versante lavorativo si ripercuote facilmente su tutti gli altri aspetti dell’esi-stenza. Non va tuttavia dimenticato che avere un impiego non necessariamente costituisce per la popolazione immigrata una garanzia di integrazione, giacché esistono molteplici esempi di elevata integrazione lavorativa a cui non corrisponde una altrettanto elevata integrazione sociale e culturale. Inoltre, l’inserimento lavorativo rappresenta una condizione indispensabile ma non sufficiente a garantire l’integrazione degli immigrati anche nella stessa sfera economica. Particolare attenzione, infatti, va pure rivolta alla loro condizione abitativa, aspetto imprescindibile per valutarne le condizioni di vita nella società di accoglienza e troppo spesso impropriamente sottovalutato. Il capitolo, dunque, dopo aver affrontato la questione delle condizioni occupazionali, dedica un approfondimento anche alle condizioni abitative degli immigrati presenti nel territorio romagnolo, alle loro capacità di risparmio e alle rimesse che essi inviano nel loro paese d’origine, senza tuttavia sottovalutare il tema del rapporto tra banche e immigrati, utilizzando come proxy la disponibilità di un conto corrente bancario o postale, aspetto indubbiamente utile per valutare la qualità del loro inserimento nella vita economica della società d’approdo.
N. De Luigi (2010). Integrazione e aspetti economici: lavoro, casa e reddito della popolazione immigrata in Romagna. MILANO : Franco Angeli.
Integrazione e aspetti economici: lavoro, casa e reddito della popolazione immigrata in Romagna
DE LUIGI, NICOLA
2010
Abstract
Il capitolo focalizza l’attenzione sulla dimensione economica del processo di integrazione, vale a dire la fase naturale del primo incontro tra società ricevente e immigrazione.. L’inserimento nel mercato del lavoro rappresenta ancora oggi un ambito centrale del processo di integrazione degli immigrati e la mancata o cattiva inclusione sul versante lavorativo si ripercuote facilmente su tutti gli altri aspetti dell’esi-stenza. Non va tuttavia dimenticato che avere un impiego non necessariamente costituisce per la popolazione immigrata una garanzia di integrazione, giacché esistono molteplici esempi di elevata integrazione lavorativa a cui non corrisponde una altrettanto elevata integrazione sociale e culturale. Inoltre, l’inserimento lavorativo rappresenta una condizione indispensabile ma non sufficiente a garantire l’integrazione degli immigrati anche nella stessa sfera economica. Particolare attenzione, infatti, va pure rivolta alla loro condizione abitativa, aspetto imprescindibile per valutarne le condizioni di vita nella società di accoglienza e troppo spesso impropriamente sottovalutato. Il capitolo, dunque, dopo aver affrontato la questione delle condizioni occupazionali, dedica un approfondimento anche alle condizioni abitative degli immigrati presenti nel territorio romagnolo, alle loro capacità di risparmio e alle rimesse che essi inviano nel loro paese d’origine, senza tuttavia sottovalutare il tema del rapporto tra banche e immigrati, utilizzando come proxy la disponibilità di un conto corrente bancario o postale, aspetto indubbiamente utile per valutare la qualità del loro inserimento nella vita economica della società d’approdo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


