Nella visione romana il concetto di salus risulta piuttosto articolato, racchiudendo significati molteplici, la cui comprensione richiede talvolta il superamento delle categorie interpretative odierne, allo scopo di recuperare aspetti che possono essere lontani dalla percezione e dalla sensibilità attuali, rintracciabili dunque solo attraverso l’analisi accurata delle fonti. Con riferimento particolare all'epoca imperiale, l'ideale di salus, inteso innanzitutto nell'accezione di bene comune, si associa strettamente con l'espressione del benessere personale di colui che può generarlo per gli altri, ovvero il princeps, e dunque, a questo scopo, risulta essenziale il mantenimento di una sua condizione esistenziale complessivamente positiva. In quest'ottica, la documentazione numismatica attesta un’attenzione specifica posta su questi aspetti ideologici fin dagli inizi del Principato. Tuttavia, dal punto di vista dell'iconografia monetale, la raffigurazione di Salus compare per la prima volta nella monetazione romana imperiale soltanto con il successore di Augusto, ossia con Tiberio. Il presente contributo si prefigge quindi lo scopo di esaminare nel dettaglio il ricorso al concetto di salus nell'ambito della produzione monetale tiberiana, con riguardo specifico all'elaborazione dell'immagine ideale di Livia, in relazione al suo ruolo di capostipite femminile della dinastia giulio-claudia e dunque di vettore di leggitimazione.
Morelli, A., Filippini, E. (In stampa/Attività in corso). Salus Augusta. Il ruolo di Livia nell’ideologia della prima età imperiale attraverso l’analisi della monetazione di Tiberio. Roma : Arbor Sapientiae Editore.
Salus Augusta. Il ruolo di Livia nell’ideologia della prima età imperiale attraverso l’analisi della monetazione di Tiberio
Morelli, Anna;Filippini, Erica
In corso di stampa
Abstract
Nella visione romana il concetto di salus risulta piuttosto articolato, racchiudendo significati molteplici, la cui comprensione richiede talvolta il superamento delle categorie interpretative odierne, allo scopo di recuperare aspetti che possono essere lontani dalla percezione e dalla sensibilità attuali, rintracciabili dunque solo attraverso l’analisi accurata delle fonti. Con riferimento particolare all'epoca imperiale, l'ideale di salus, inteso innanzitutto nell'accezione di bene comune, si associa strettamente con l'espressione del benessere personale di colui che può generarlo per gli altri, ovvero il princeps, e dunque, a questo scopo, risulta essenziale il mantenimento di una sua condizione esistenziale complessivamente positiva. In quest'ottica, la documentazione numismatica attesta un’attenzione specifica posta su questi aspetti ideologici fin dagli inizi del Principato. Tuttavia, dal punto di vista dell'iconografia monetale, la raffigurazione di Salus compare per la prima volta nella monetazione romana imperiale soltanto con il successore di Augusto, ossia con Tiberio. Il presente contributo si prefigge quindi lo scopo di esaminare nel dettaglio il ricorso al concetto di salus nell'ambito della produzione monetale tiberiana, con riguardo specifico all'elaborazione dell'immagine ideale di Livia, in relazione al suo ruolo di capostipite femminile della dinastia giulio-claudia e dunque di vettore di leggitimazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.