Nel 1980 l'Organizzazione Mondiale della Sanità propose un modello che articolava le possibili conseguenze di una malattia in tre livelli: menomazioni (impairment), disabilità (disability) e situazione di svantaggio (handi- cap) (OMS, 1980). Ogni evento morboso o malattia, infatti, può produrre una anomalia strutturale o funzionale di un organo o di un sistema a causa della quale si possono avere delle disabilità, parziali o totali, in una o più attività, fino ad una situazione di handicap che è definito come l'insieme di effetti svantaggiosi per la vita di una persona in riferimento alla società in cui quell'individuo vive. Nel corso degli anni il concetto di disabilità intellettiva è stato superato dalla definizione di Ritardo Mentale che ambiva a sottolineare che alcune delle tappe dello sviluppo erano ugualmente raggiunte anche se con tempi più lunghi. Tuttavia, anche tale concezione oggi non è più ritenuta soddisfacente e viene preferito il con- cetto di "Intellectual and Developmental Disabilities" , che in italiano possiamo tradurre con "Disabilità Intellettive Evolutive". Il termi- ne Evolutive serve a distinguerle dalle forme acquisite (causate da malattie di tipo infettivo, neurodegenerativo, autoimmune o da traumati- smi) anche se spesso questo aggettivo viene omesso a favore della più breve definizione di "Disabilità intellettive"

Atti, A., Cerato, F., DE RONCHI, D., Scudellari, P. (2019). DISABILITÀ INTELLETTIVE: DAL CONCETTO DI DEFICIT A QUELLO DI FUNZIONAMENTO ADATTIVO. Roma : Alpes Italia.

DISABILITÀ INTELLETTIVE: DAL CONCETTO DI DEFICIT A QUELLO DI FUNZIONAMENTO ADATTIVO

Anna Rita Atti;Diana De Ronchi;Paolo Scudellari
2019

Abstract

Nel 1980 l'Organizzazione Mondiale della Sanità propose un modello che articolava le possibili conseguenze di una malattia in tre livelli: menomazioni (impairment), disabilità (disability) e situazione di svantaggio (handi- cap) (OMS, 1980). Ogni evento morboso o malattia, infatti, può produrre una anomalia strutturale o funzionale di un organo o di un sistema a causa della quale si possono avere delle disabilità, parziali o totali, in una o più attività, fino ad una situazione di handicap che è definito come l'insieme di effetti svantaggiosi per la vita di una persona in riferimento alla società in cui quell'individuo vive. Nel corso degli anni il concetto di disabilità intellettiva è stato superato dalla definizione di Ritardo Mentale che ambiva a sottolineare che alcune delle tappe dello sviluppo erano ugualmente raggiunte anche se con tempi più lunghi. Tuttavia, anche tale concezione oggi non è più ritenuta soddisfacente e viene preferito il con- cetto di "Intellectual and Developmental Disabilities" , che in italiano possiamo tradurre con "Disabilità Intellettive Evolutive". Il termi- ne Evolutive serve a distinguerle dalle forme acquisite (causate da malattie di tipo infettivo, neurodegenerativo, autoimmune o da traumati- smi) anche se spesso questo aggettivo viene omesso a favore della più breve definizione di "Disabilità intellettive"
2019
Manuale di Psichiatria Contemporanea
245
253
Atti, A., Cerato, F., DE RONCHI, D., Scudellari, P. (2019). DISABILITÀ INTELLETTIVE: DAL CONCETTO DI DEFICIT A QUELLO DI FUNZIONAMENTO ADATTIVO. Roma : Alpes Italia.
Atti, ANNA-RITA; Cerato, Ferdinando; DE RONCHI, Diana; Scudellari, Paolo
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