Il rapporto tra lavoro e conoscenza ha ripetutamente interrogato la critica sociale perché strettamente legato con il tema della cittadinanza e della partecipazione democratica, dell’autonomia e della realizzazione di sé, sulla base del processo storico di individualizzazione. Con il divenire della modernità l’accesso all’istruzione e alla cultura si è giocato sul doppio registro dell’emancipazione, attraverso l’acquisizione di saperi di base e di capacità critiche e cognitive per la partecipazione alla vita sociale e dell’adattabilità dei lavoratori alle condizioni del lavoro; nello stesso modo, l’istituzionalizzazione dei rapporti di lavoro è avvenuta all’insegna dell’emancipazione individuale in un contesto di inclusione, laddove le pratiche lavorative rappresentano contesti in cui l’esercizio di saperi e abilità accresce le capacità individuali di coordinamento e partecipazione democratica. Questo intreccio ha alimentato un campo di tensioni in cui le contrapposizioni hanno coinvolto aspetti e punti di vista differenti di questo articolato rapporto. Lo scenario contemporaneo è caratterizzato da radicali trasformazioni sia dei processi di produzione della conoscenza, sia del lavoro, i quali aprono nuovi terreni di confronto, di potenzialità e di rischi. Questo numero monografico della rivista è stato costruito con il proposito di promuovere una riflessione sulle più recenti trasformazioni e criticità nell'articolazione tra processi di produzione e acquisizione di conoscenza in una prospettiva critica rispetto alle retoriche che rischiano di condurre ad una sorta di ‘normalizzazione’ del rapporto tra le due sfere, tanto nel discorso pubblico che nelle scienze sociali, sotto l’impulso della pervasività e dell’ambivalenza, a partire dalle strategie comunitarie, dell’imperativo per la costruzione di una società ed un’economia della conoscenza che ne enfatizzano le dimensioni economiche e strumentali, a scapito di istanze di libertà e autodeterminazione, di democrazia e partecipazione.
B. Giullari (2010). Tra lavoro e conoscenza. scenari e strategie nel rapporto tra formazione e occupazione. MILANO : francoangeli.
Tra lavoro e conoscenza. scenari e strategie nel rapporto tra formazione e occupazione
GIULLARI, BARBARA
2010
Abstract
Il rapporto tra lavoro e conoscenza ha ripetutamente interrogato la critica sociale perché strettamente legato con il tema della cittadinanza e della partecipazione democratica, dell’autonomia e della realizzazione di sé, sulla base del processo storico di individualizzazione. Con il divenire della modernità l’accesso all’istruzione e alla cultura si è giocato sul doppio registro dell’emancipazione, attraverso l’acquisizione di saperi di base e di capacità critiche e cognitive per la partecipazione alla vita sociale e dell’adattabilità dei lavoratori alle condizioni del lavoro; nello stesso modo, l’istituzionalizzazione dei rapporti di lavoro è avvenuta all’insegna dell’emancipazione individuale in un contesto di inclusione, laddove le pratiche lavorative rappresentano contesti in cui l’esercizio di saperi e abilità accresce le capacità individuali di coordinamento e partecipazione democratica. Questo intreccio ha alimentato un campo di tensioni in cui le contrapposizioni hanno coinvolto aspetti e punti di vista differenti di questo articolato rapporto. Lo scenario contemporaneo è caratterizzato da radicali trasformazioni sia dei processi di produzione della conoscenza, sia del lavoro, i quali aprono nuovi terreni di confronto, di potenzialità e di rischi. Questo numero monografico della rivista è stato costruito con il proposito di promuovere una riflessione sulle più recenti trasformazioni e criticità nell'articolazione tra processi di produzione e acquisizione di conoscenza in una prospettiva critica rispetto alle retoriche che rischiano di condurre ad una sorta di ‘normalizzazione’ del rapporto tra le due sfere, tanto nel discorso pubblico che nelle scienze sociali, sotto l’impulso della pervasività e dell’ambivalenza, a partire dalle strategie comunitarie, dell’imperativo per la costruzione di una società ed un’economia della conoscenza che ne enfatizzano le dimensioni economiche e strumentali, a scapito di istanze di libertà e autodeterminazione, di democrazia e partecipazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.