In questo saggio, dopo una breve ricostruzione della politica sportiva promossa da Mosca e Kiev negli anni che hanno preceduto il conflitto, si analizza l’impatto della guerra in Ucraina sullo sport internazionale e sulla sua rappresentazione pubblica e mediale. Dopo avere ricostruito l'impatto e l'atteggiamento degli sportivi russi e ucraini di fronte al conflitto il saggio si concentra sul fatto che - a quasi tre anni dal suo inizio - il conflitto continui a rappresentare un fattore di estrema tensione per la tenuta del sistema sportivo internazionale, che per molti versi è stato costretto a rinunciare alla propria universalità e a fare i conti con le contraddizioni legate al principio di neutralità dalla politica. Le proteste e le minacce di boicottaggio provenienti da atleti e dirigenti sportivi nazionali, sommate alle pressioni provenienti dai governi che hanno adottato sanzioni contro il Cremlino, hanno portato l’eterogeneo mondo dello sport (il saggio effettua anche una mappatura delle reazioni di tutte le principali federazioni sportive internazionali) a sanzionare in maniera non sempre uniforme lo sport russo.
Brizzi, R., Sbetti, N. (2025). Combattere con lo sport. L’impatto della guerra in Ucraina sullo sport internazionale. Roma : Donzelli.
Combattere con lo sport. L’impatto della guerra in Ucraina sullo sport internazionale
Brizzi R.
;Sbetti N.
2025
Abstract
In questo saggio, dopo una breve ricostruzione della politica sportiva promossa da Mosca e Kiev negli anni che hanno preceduto il conflitto, si analizza l’impatto della guerra in Ucraina sullo sport internazionale e sulla sua rappresentazione pubblica e mediale. Dopo avere ricostruito l'impatto e l'atteggiamento degli sportivi russi e ucraini di fronte al conflitto il saggio si concentra sul fatto che - a quasi tre anni dal suo inizio - il conflitto continui a rappresentare un fattore di estrema tensione per la tenuta del sistema sportivo internazionale, che per molti versi è stato costretto a rinunciare alla propria universalità e a fare i conti con le contraddizioni legate al principio di neutralità dalla politica. Le proteste e le minacce di boicottaggio provenienti da atleti e dirigenti sportivi nazionali, sommate alle pressioni provenienti dai governi che hanno adottato sanzioni contro il Cremlino, hanno portato l’eterogeneo mondo dello sport (il saggio effettua anche una mappatura delle reazioni di tutte le principali federazioni sportive internazionali) a sanzionare in maniera non sempre uniforme lo sport russo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


