Nella finalità prioritaria di questa riflessione storiografica, c’è la volontà di mettere in luce come il dilagare, all’indomani di Vittorio Veneto, della violenza politica nel Paese non sia il frutto d’una improvvisa ed imprevista rottura della sostanzialmente consolidata (benché su basi censitarie e notabilari) dinamica nazionale; ma che al contrario, il rinfocolare in tempo di pace di assalti, scontri armati, rappresaglie sia piuttosto la risultante di un insieme di fattori, elementi e decisioni, in grossa parte ascrivibili a tendenze e processi di lungo e medio periodo. Più precisamente, si tenterà di mostrare come l’apertura di una finestra temporale di opportunità (ovvero la mancata normalizzazione dell’ordine pubblico e la profondissima delegittimazione delle istituzioni liberal-parlamentari, avveratesi nell’immediato dopoguerra), in un ambiente storico reso disponibile alle istanze di sovversione dell’ordine costituito, stiano a valle di una brutale accelerazione di processi epocali di trasformazione “sistemica” – attivi almeno dalla fine del secolo precedente – resi imperativi e virulenti dal terrificante trauma della più devastante guerra della modernità occidentale, e infine incancreniti da un insieme di scelte e di contingenze negative, occorse al cessare delle ostilità.
Guzzo, D. (2020). ...Quando due elementi sono in lotta e sono irriducibili, la soluzione è la forza...”. L’assillo della rivoluzione e il dilagare della violenza politica nella mancata normalizzazione del dopoguerra. Bologna : Edizioni Pendragon.
...Quando due elementi sono in lotta e sono irriducibili, la soluzione è la forza...”. L’assillo della rivoluzione e il dilagare della violenza politica nella mancata normalizzazione del dopoguerra
Domenico Guzzo
2020
Abstract
Nella finalità prioritaria di questa riflessione storiografica, c’è la volontà di mettere in luce come il dilagare, all’indomani di Vittorio Veneto, della violenza politica nel Paese non sia il frutto d’una improvvisa ed imprevista rottura della sostanzialmente consolidata (benché su basi censitarie e notabilari) dinamica nazionale; ma che al contrario, il rinfocolare in tempo di pace di assalti, scontri armati, rappresaglie sia piuttosto la risultante di un insieme di fattori, elementi e decisioni, in grossa parte ascrivibili a tendenze e processi di lungo e medio periodo. Più precisamente, si tenterà di mostrare come l’apertura di una finestra temporale di opportunità (ovvero la mancata normalizzazione dell’ordine pubblico e la profondissima delegittimazione delle istituzioni liberal-parlamentari, avveratesi nell’immediato dopoguerra), in un ambiente storico reso disponibile alle istanze di sovversione dell’ordine costituito, stiano a valle di una brutale accelerazione di processi epocali di trasformazione “sistemica” – attivi almeno dalla fine del secolo precedente – resi imperativi e virulenti dal terrificante trauma della più devastante guerra della modernità occidentale, e infine incancreniti da un insieme di scelte e di contingenze negative, occorse al cessare delle ostilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


