Maurizio Cattelan è uno dei più cruciali artisti visivi della generazione emersa negli anni Novanta e tra i pochi italiani ad avere raggiunto un elevato livello di popolarità e affermazione commerciale su scala globale. La sua produzione è diventata un modello imprescindibile per riflettere sull’impatto del sistema dell’arte relativamente alla concezione di opera e al ruolo dell’artista, ovvero sulle forme di speculazione intellettuale ed economica che condizionano la nostra interpretazione delle pratiche artistiche contemporanee. In questa chiave va letta la confusione fra arte e design, scultura e artigianato, unicità e riproduzione, che caratterizza l'intera produzione dell'artista e in modo particolare i suoi esordi, ovvero una serie di circa trenta inclassificabili oggetti realizzati tra il 1986 e il 1989 che in questo saggio si intende, per la prima volta, prendere in esame come corpus a sé stante. Si tratta di una fase della produzione di Cattelan misteriosamente esclusa dai suoi progetti espositivi e dalle pubblicazioni monografiche, forse per volere dello stesso o perché ignorati dai curatori in quanto privi della portata dissacrante e concettuale che contraddistinguerà la produzione dell’artista dal 1989. Mediante il ricorso a quattro rare quanto ibride pubblicazioni d'artista – In provincia di sentimenti umani (1987), I multipli di Maurizio Cattelan (1988), Natura Codarda (1988) e Biologia delle passioni (1989) – questo saggio rilegge questa prima fase della produzione di Cattelan articolando i progetti nelle categorie di design di interni, del paradosso e dell’organico.
Spampinato, F. (2024). Cattelan prima di Cattelan: design di interni, del paradosso, dell’organico 1986-1989. Milano : Postmedia Books.
Cattelan prima di Cattelan: design di interni, del paradosso, dell’organico 1986-1989
Francesco Spampinato
2024
Abstract
Maurizio Cattelan è uno dei più cruciali artisti visivi della generazione emersa negli anni Novanta e tra i pochi italiani ad avere raggiunto un elevato livello di popolarità e affermazione commerciale su scala globale. La sua produzione è diventata un modello imprescindibile per riflettere sull’impatto del sistema dell’arte relativamente alla concezione di opera e al ruolo dell’artista, ovvero sulle forme di speculazione intellettuale ed economica che condizionano la nostra interpretazione delle pratiche artistiche contemporanee. In questa chiave va letta la confusione fra arte e design, scultura e artigianato, unicità e riproduzione, che caratterizza l'intera produzione dell'artista e in modo particolare i suoi esordi, ovvero una serie di circa trenta inclassificabili oggetti realizzati tra il 1986 e il 1989 che in questo saggio si intende, per la prima volta, prendere in esame come corpus a sé stante. Si tratta di una fase della produzione di Cattelan misteriosamente esclusa dai suoi progetti espositivi e dalle pubblicazioni monografiche, forse per volere dello stesso o perché ignorati dai curatori in quanto privi della portata dissacrante e concettuale che contraddistinguerà la produzione dell’artista dal 1989. Mediante il ricorso a quattro rare quanto ibride pubblicazioni d'artista – In provincia di sentimenti umani (1987), I multipli di Maurizio Cattelan (1988), Natura Codarda (1988) e Biologia delle passioni (1989) – questo saggio rilegge questa prima fase della produzione di Cattelan articolando i progetti nelle categorie di design di interni, del paradosso e dell’organico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.