Il XX secolo ha significato, per la piccola città di Forlì, il momento di maggior esposizione mediatica e di più profondo stravolgimento spirituale della sua pur antica storia. Neppure ai tempi di Caterina Sforza – quando il comune mercuriale aveva trovato la forza di ergersi fra i protagonisti delle disfide rinascimentali, lottando con autentici potentati quali il Papato Borgia, la Firenze del Macchiavelli, la Milano di Ludovico il Moro, la Napoli aragonese e la Francia capetingia – Forlì si era mai ritrovata sotto il peso di una sedicente “missione sacra” che ne rendeva “unici ed eccezionali” il territorio, la fisionomia urbanistica ed il tessuto civico: ovvero l’incarico di farsi culla di una nuova era nazionale, capace di rifondare l’antropologia stessa della cittadinanza in quell’Italia che era stato crogiuolo del più glorioso impero della civilizzazione occidentale. Un compito incredibilmente gravoso, ma fondamentalmente ineseguibile perché artificioso e imposto d’imperio da un centro politico, quello fascista, che sottostima i limiti e le lacune irrisolvibili di una provincia modesta e periferica; la quale, di par suo, ha come solo unicum l’aver dato i natali al nuovo duce autocrate del Paese.

Guzzo, D. (2017). Forlì come “eterotopia” della provincia fascista. La “piccola Roma” nella propaganda del Luce. Roma : BraDypUS.

Forlì come “eterotopia” della provincia fascista. La “piccola Roma” nella propaganda del Luce

Domenico Guzzo
2017

Abstract

Il XX secolo ha significato, per la piccola città di Forlì, il momento di maggior esposizione mediatica e di più profondo stravolgimento spirituale della sua pur antica storia. Neppure ai tempi di Caterina Sforza – quando il comune mercuriale aveva trovato la forza di ergersi fra i protagonisti delle disfide rinascimentali, lottando con autentici potentati quali il Papato Borgia, la Firenze del Macchiavelli, la Milano di Ludovico il Moro, la Napoli aragonese e la Francia capetingia – Forlì si era mai ritrovata sotto il peso di una sedicente “missione sacra” che ne rendeva “unici ed eccezionali” il territorio, la fisionomia urbanistica ed il tessuto civico: ovvero l’incarico di farsi culla di una nuova era nazionale, capace di rifondare l’antropologia stessa della cittadinanza in quell’Italia che era stato crogiuolo del più glorioso impero della civilizzazione occidentale. Un compito incredibilmente gravoso, ma fondamentalmente ineseguibile perché artificioso e imposto d’imperio da un centro politico, quello fascista, che sottostima i limiti e le lacune irrisolvibili di una provincia modesta e periferica; la quale, di par suo, ha come solo unicum l’aver dato i natali al nuovo duce autocrate del Paese.
2017
Il cinema nel fascismo
85
104
Guzzo, D. (2017). Forlì come “eterotopia” della provincia fascista. La “piccola Roma” nella propaganda del Luce. Roma : BraDypUS.
Guzzo, Domenico
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