La tesi sviluppata dallo studio si fonda su due presupposti. Il primo è che a partire dal riconoscimento dell’Architettura come Scienza, sia possibile identificare i principi e i metodi che sovraintendono alla natura del sapere scientifico nel campo delle discipline architettoniche. Il secondo è che, in questo specifico ambito, l’evoluzione storica della conoscenza si è consolidata come esito della prassi, seguendo un percorso in cui l’atto del costruire ha sempre anticipato quello della formalizzazione di una teoria. Entrambe le questioni rappresentano il filo conduttore su cui si snoda la riflessione impiegando una struttura narrativa basata sull’esposizione di letture esemplari e articolata in tre sezioni tematiche corrispondenti a domini temporali differenti. La prima, Relazioni, focalizza l’interesse sui criteri e modalità di trasferimento del sapere nella fase storica segnata dal passaggio di stato tra la concezione muraria della cultura costruttiva premoderna a quella dello scheletro a telaio in conglomerato cementizio armato della prima metà del Novecento. La seconda, Misure, si compone di tre letture che riferiscono dell’importanza rivestita dalla storia materiale nella formazione di una cultura tecnica capace di affrontare criticamente alcuni indirizzi contemporanei riguardanti gli interventi sul patrimonio costruito, con specifico riferimento a quello del secondo Novecento. La terza, Proprietà, affronta invece la questione del trasferimento della conoscenza nel rinnovato quadro epistemologico generato dall’ingresso delle tecnologie digitali, in primis l’Intelligenza Artificiale, che da un lato induce ad allargare l’orizzonte al tema “dell’insegnare alle macchine” e dall’altro a comprendere quali siano i costrutti logici che consentono di esplorare non solo gli attributi formali di un edificio, ma anche le proprietà secondarie riguardanti la sua natura costitutiva.
Gulli, R. (2024). Del costruire. Epistemologia dell'architettura. Macerata : QUODLIBET.
Del costruire. Epistemologia dell'architettura
Riccardo Gulli
2024
Abstract
La tesi sviluppata dallo studio si fonda su due presupposti. Il primo è che a partire dal riconoscimento dell’Architettura come Scienza, sia possibile identificare i principi e i metodi che sovraintendono alla natura del sapere scientifico nel campo delle discipline architettoniche. Il secondo è che, in questo specifico ambito, l’evoluzione storica della conoscenza si è consolidata come esito della prassi, seguendo un percorso in cui l’atto del costruire ha sempre anticipato quello della formalizzazione di una teoria. Entrambe le questioni rappresentano il filo conduttore su cui si snoda la riflessione impiegando una struttura narrativa basata sull’esposizione di letture esemplari e articolata in tre sezioni tematiche corrispondenti a domini temporali differenti. La prima, Relazioni, focalizza l’interesse sui criteri e modalità di trasferimento del sapere nella fase storica segnata dal passaggio di stato tra la concezione muraria della cultura costruttiva premoderna a quella dello scheletro a telaio in conglomerato cementizio armato della prima metà del Novecento. La seconda, Misure, si compone di tre letture che riferiscono dell’importanza rivestita dalla storia materiale nella formazione di una cultura tecnica capace di affrontare criticamente alcuni indirizzi contemporanei riguardanti gli interventi sul patrimonio costruito, con specifico riferimento a quello del secondo Novecento. La terza, Proprietà, affronta invece la questione del trasferimento della conoscenza nel rinnovato quadro epistemologico generato dall’ingresso delle tecnologie digitali, in primis l’Intelligenza Artificiale, che da un lato induce ad allargare l’orizzonte al tema “dell’insegnare alle macchine” e dall’altro a comprendere quali siano i costrutti logici che consentono di esplorare non solo gli attributi formali di un edificio, ma anche le proprietà secondarie riguardanti la sua natura costitutiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


