L’architettura traversa un periodo di decisiva rinfondazione dei propri criteri e valori, sia tecnici che sociali, nella più generale svolta epocale in corso e il cui epicentro va individuato negli anni sessanta del XX secolo. Nella prospettiva contemporanea assumono valori inediti quelli che sino a qualche anno fa erano apparsi epifenomeni, rispetto all’affermazione di principi cristallizzatesi in certezze. Le traiettorie del progetto, della critica e della storia subiscono un sussulto tale da poter affermare di trovarci nel pieno di una rivoluzione dell’assetto generale dell’architettura. Sullo sfondo delle emergenze contemporanee, sia teoriche che tecniche e sociali, assume una forza inedita il concetto di “Maison Isothermique”, nella formulazione precisata durante la prima metà degli anni Venti del XX secolo. Il progetto culturale perseguito da Thibaut Barrault e Cyrile Pressacco, dimostrato attraverso le loro architetture, mira a interrogare in modo critico la tradizione teorica e i principi di un razionalismo delineatosi tra XIX e XX secolo, per sondare le possibilità di aggiornarne principi e tecniche alla luce di nuove esigenze e principi in corso di definizione. Nella strategia perseguita dallo studio di architettura Barrault Pressacco si delinea la proposta di un genere di “Maison Isothermique” dai tratti culturali sofisticati, dopo le prime esperienze condotte proprio in Francia nei primi anni venti dall’ingegnere Émile Feuillette, dall’inventore russo Sergei Nicolajewitsch Tchayeffe, ideatore della Solomite, usata anche da Le Corbusier e dall’ingegnere e costruttore francese Raoul Decourt.
Rosellini, A., Roberto, G. (2024). Barrault Pressacco: towards isothermic architecture using bio- and geo- sourced materials. Paris : Caryatide.
Barrault Pressacco: towards isothermic architecture using bio- and geo- sourced materials
Rosellini Anna
;
2024
Abstract
L’architettura traversa un periodo di decisiva rinfondazione dei propri criteri e valori, sia tecnici che sociali, nella più generale svolta epocale in corso e il cui epicentro va individuato negli anni sessanta del XX secolo. Nella prospettiva contemporanea assumono valori inediti quelli che sino a qualche anno fa erano apparsi epifenomeni, rispetto all’affermazione di principi cristallizzatesi in certezze. Le traiettorie del progetto, della critica e della storia subiscono un sussulto tale da poter affermare di trovarci nel pieno di una rivoluzione dell’assetto generale dell’architettura. Sullo sfondo delle emergenze contemporanee, sia teoriche che tecniche e sociali, assume una forza inedita il concetto di “Maison Isothermique”, nella formulazione precisata durante la prima metà degli anni Venti del XX secolo. Il progetto culturale perseguito da Thibaut Barrault e Cyrile Pressacco, dimostrato attraverso le loro architetture, mira a interrogare in modo critico la tradizione teorica e i principi di un razionalismo delineatosi tra XIX e XX secolo, per sondare le possibilità di aggiornarne principi e tecniche alla luce di nuove esigenze e principi in corso di definizione. Nella strategia perseguita dallo studio di architettura Barrault Pressacco si delinea la proposta di un genere di “Maison Isothermique” dai tratti culturali sofisticati, dopo le prime esperienze condotte proprio in Francia nei primi anni venti dall’ingegnere Émile Feuillette, dall’inventore russo Sergei Nicolajewitsch Tchayeffe, ideatore della Solomite, usata anche da Le Corbusier e dall’ingegnere e costruttore francese Raoul Decourt.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


