Il saggio riflette sul rapporto di committenza che legò il duca Francesco IV d’Austria-Este, insediatosi nel 1814 a seguito del Congresso di Vienna a Modena, e l’architetto Soli. Attivo per i francesi e autore dei lavori in Palazzo Reale a Venezia per committenza diretta di Napoleone, Soli non viene penalizzato da questo precedente, ma immediatamente assunto dal duca ‘legittimo’. Lo studio valuta la relazione fra i due, riflettendo sulle ragioni, storiche e culturali, che portarono il duca a non penalizzare l’architetto. Prende poi in esame i lavori commissionati a Soli nei primissimi anni del ducato, che lo portano dal 1814 alla morte (1822) a definire la facies esterna del Palazzo Ducale, importantissima residenza urbana di origine seicentesca e ancora largamente incompiuta all’inizio del ducato, e a impostare l’aspetto architettonico e rubanistico della città di Modena,conferendole il volto e lo status di capitale. Studia inoltre le prime imprese decorative all’interno del palazzo stesso, cogliendone i motivi fondamentali e le strategie. Attraverso l’analisi del linguaggio (stile) architettonico di Soli, dello stile pittorico dei suoi diretti allievi, da lui formati al gusto neoclassico, oltre che dei temi decorativi scelti (in cui viene riattivata la tradizione estense, del tutto estranea al duca, di formazione milanese e austriaca) il saggio mostra il ruolo cruciale, mai finora evidenziato dagli studi, che Soli ebbe a Modena in una fase di costruzione e ricerca di consolidamento del potere del nuovo duca.
Cavicchioli, S. (2024). Soli e le strategie di promozione nelle committenze di Francesco IV d’Austria-Este. Modena : Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti.
Soli e le strategie di promozione nelle committenze di Francesco IV d’Austria-Este
Sonia Cavicchioli
2024
Abstract
Il saggio riflette sul rapporto di committenza che legò il duca Francesco IV d’Austria-Este, insediatosi nel 1814 a seguito del Congresso di Vienna a Modena, e l’architetto Soli. Attivo per i francesi e autore dei lavori in Palazzo Reale a Venezia per committenza diretta di Napoleone, Soli non viene penalizzato da questo precedente, ma immediatamente assunto dal duca ‘legittimo’. Lo studio valuta la relazione fra i due, riflettendo sulle ragioni, storiche e culturali, che portarono il duca a non penalizzare l’architetto. Prende poi in esame i lavori commissionati a Soli nei primissimi anni del ducato, che lo portano dal 1814 alla morte (1822) a definire la facies esterna del Palazzo Ducale, importantissima residenza urbana di origine seicentesca e ancora largamente incompiuta all’inizio del ducato, e a impostare l’aspetto architettonico e rubanistico della città di Modena,conferendole il volto e lo status di capitale. Studia inoltre le prime imprese decorative all’interno del palazzo stesso, cogliendone i motivi fondamentali e le strategie. Attraverso l’analisi del linguaggio (stile) architettonico di Soli, dello stile pittorico dei suoi diretti allievi, da lui formati al gusto neoclassico, oltre che dei temi decorativi scelti (in cui viene riattivata la tradizione estense, del tutto estranea al duca, di formazione milanese e austriaca) il saggio mostra il ruolo cruciale, mai finora evidenziato dagli studi, che Soli ebbe a Modena in una fase di costruzione e ricerca di consolidamento del potere del nuovo duca.| File | Dimensione | Formato | |
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