Il testo presente un inedito Bacco in marmo dello scultore genovese Filippo Parodi (1630-1702), forse identificabile con una statua di questo soggetto realizzata dallo scultore per la famiglia Raggi. Si tratta di un'opera giovanile, successiva al primo soggiorno romano dello scultore (1660-1667 circa) e importante per mettere a fuoco i suoi primi passi nella scultura in marmo dopo una fase nella quale egli aveva lavorato soprattutto il legno. Il Bacco rappresenta un'opera cruciale di questa congiuntura, collocabile intorno al 1670, e mostra altresì la capacità dello scultore di interpretare in modo originale i modelli berniniani studiati a fondo nei suoi anni romani.
Bacchi, A. (2024). Filippo Parodi. A rediscovered Bacchus. Todi : DARTE.
Filippo Parodi. A rediscovered Bacchus
Bacchi, Andrea
2024
Abstract
Il testo presente un inedito Bacco in marmo dello scultore genovese Filippo Parodi (1630-1702), forse identificabile con una statua di questo soggetto realizzata dallo scultore per la famiglia Raggi. Si tratta di un'opera giovanile, successiva al primo soggiorno romano dello scultore (1660-1667 circa) e importante per mettere a fuoco i suoi primi passi nella scultura in marmo dopo una fase nella quale egli aveva lavorato soprattutto il legno. Il Bacco rappresenta un'opera cruciale di questa congiuntura, collocabile intorno al 1670, e mostra altresì la capacità dello scultore di interpretare in modo originale i modelli berniniani studiati a fondo nei suoi anni romani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.