Gli studi sulla storia dell’anarchismo hanno visto negli ultimi anni affacciarsi nuove generazioni di studiosi e studiose che ne hanno significativamente rinnovato i campi di ricerca e la proposta metodologica. Queste nuove ricerche hanno infatti dimostrato come la storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali siano tutt’altro che marginali e, anzi, siano serbatoi rigogliosi di tematiche da elaborare o rielaborare, e di approcci disciplinari da attraversare. La storia del movimento anarchico e della sua influenza nelle sue variegate articolazioni – ideologico, politico, sociale, culturale, di genere, etc. – è in larga parte ancora da indagare. Per tali ragioni riteniamo opportuno dare vita a luoghi dedicati, capaci di affrontarne la complessità seguendo indirizzi di ricerca diversificati e tra loro intrecciati. Terminata agli inizi del 2000 la significativa esperienza della «Rivista Storica dell’Anarchismo», edita da BFS, non esiste a oggi in Italia uno strumento specifico utile al confronto tra studiosi e studiose dove presentare e mettere a disposizione i risultati delle loro ricerche, misurarsi con altre discipline, sperimentare e aprire nuovi campi di indagine più ampi e innovativi così da approfondire e stimolare un dibattito inclusivo, che spazi dalla più larga comunità scientifica al pubblico specializzato o semplicemente interessato. Ci proponiamo pertanto di dare vita a uno spazio funzionale allo sviluppo del dibattito storiografico e capace di sperimentarsi in campi come quelli – per citarne alcuni – del transnazionalismo, dei gender studies, dei post-colonial studies, della labor history, della global history, della history of mentalities e history of emotions, nel contesto del farsi della modernità e delle relazioni comparative con i movimenti radicali. È con queste motivazioni e finalità che ci proponiamo di licenziare «Acronia», una rivista il cui titolo propone una rottura intesa quale ambito laboratoriale per il confronto storiografico e l’innovazione interpretativa, coordinata da una redazione agile e funzionale e sostenuta da un Comitato scientifico internazionale qualificato.
Ferretti, F. (In stampa/Attività in corso). Acronia, studi di storia dell’anarchismo dei movimenti radicali.
Acronia, studi di storia dell’anarchismo dei movimenti radicali
Federico Ferretti
In corso di stampa
Abstract
Gli studi sulla storia dell’anarchismo hanno visto negli ultimi anni affacciarsi nuove generazioni di studiosi e studiose che ne hanno significativamente rinnovato i campi di ricerca e la proposta metodologica. Queste nuove ricerche hanno infatti dimostrato come la storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali siano tutt’altro che marginali e, anzi, siano serbatoi rigogliosi di tematiche da elaborare o rielaborare, e di approcci disciplinari da attraversare. La storia del movimento anarchico e della sua influenza nelle sue variegate articolazioni – ideologico, politico, sociale, culturale, di genere, etc. – è in larga parte ancora da indagare. Per tali ragioni riteniamo opportuno dare vita a luoghi dedicati, capaci di affrontarne la complessità seguendo indirizzi di ricerca diversificati e tra loro intrecciati. Terminata agli inizi del 2000 la significativa esperienza della «Rivista Storica dell’Anarchismo», edita da BFS, non esiste a oggi in Italia uno strumento specifico utile al confronto tra studiosi e studiose dove presentare e mettere a disposizione i risultati delle loro ricerche, misurarsi con altre discipline, sperimentare e aprire nuovi campi di indagine più ampi e innovativi così da approfondire e stimolare un dibattito inclusivo, che spazi dalla più larga comunità scientifica al pubblico specializzato o semplicemente interessato. Ci proponiamo pertanto di dare vita a uno spazio funzionale allo sviluppo del dibattito storiografico e capace di sperimentarsi in campi come quelli – per citarne alcuni – del transnazionalismo, dei gender studies, dei post-colonial studies, della labor history, della global history, della history of mentalities e history of emotions, nel contesto del farsi della modernità e delle relazioni comparative con i movimenti radicali. È con queste motivazioni e finalità che ci proponiamo di licenziare «Acronia», una rivista il cui titolo propone una rottura intesa quale ambito laboratoriale per il confronto storiografico e l’innovazione interpretativa, coordinata da una redazione agile e funzionale e sostenuta da un Comitato scientifico internazionale qualificato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.