Introduzione Numerosi autori hanno distinto in letteratura tra bullismo elettronico agito attraverso il cellulare e attraverso Internet (Genta et al. 2009; Ortega et al., 2008; Raskauskas e Stoltz, 2007; Slonje e Smith, 2008; Smith et al., 2008), dal momento che le due nuove tecnologie possono rappresentare due diverse modalità di aggressione. Se infatti con il cellulare le vittime conoscono spesso il proprio aggressore che in molti casi è un compagno di classe o di scuola (Slonje e Smith, 2008; Smith et al., 2008), al contrario le persone che ricevono o inviano messaggi attraverso Internet possono essere ovunque e la vittima può non conoscere i propri aggressori, amplificando in modo esponenziale l’umiliazione subita (Kowalski e Limber, 2007). Obiettivi Lo scopo del presente studio è descrivere l’incidenza del bullismo elettronico nelle scuole secondarie dell’Emilia Romagna, analizzando i ruoli dei bulli, delle vittime e degli astanti, tenendo in considerazione la distinzione tra bullismo agito attraverso il cellulare e Internet. Inoltre sono analizzate le modalità di aggressione e la variabile “Anonimato” ovvero la conoscenza del bullo da parte della vittima. Infine viene considerata l’influenza delle variabili genere ed età allo scopo di meglio comprendere la diffusione del bullismo elettronico tra gli adolescenti. Metodo Sono stati coinvolti 1964 studenti (921 ragazze) delle scuole secondarie di secondo grado dell’Emilia-Romagna (35.4% secondo anno della scuola secondaria di I grado, 35% primo anno e 29.5% terzo anno scuola secondaria di II grado). Gli studenti hanno compilato il questionario creato all’interno del progetto Europeo DAPHNE II (Genta et al., 2009b) che analizza le diverse forme di bullismo tradizionale e elettronico agite tra adolescenti, distinguendo tra aggressioni agite attraverso il cellulare e attraverso Internet. Il 95.9% degli adolescenti ha dichiarato di possedere un cellulare personale e l’83.5% di avere una connessione Internet in casa. Risultati Rispetto al bullismo elettronico agito attraverso il cellulare, il 9.5% degli adolescenti ha dichiarato di avere subito aggressioni, il 9.1% di averle agite, il 23.2% di aver assistito ad esse. Più basse appaiono le percentuali di incidenza del bullismo elettronico attraverso Internet: 7.2% vittime, 6.8% bulli e 17.2.% astanti. Le modalità di aggressione rispetto al bullismo elettronico attraverso il cellulare sono principalmente gli SMS (40.6%) e le chiamate non gradite (36.2%). Attraverso Internet le aggressioni più frequenti riguardano i messaggi istantanei (23.7%), le intimidazioni durante la partecipazione a chat rooms, (21.9%), le e-mail non gradite (14.8%) e le aggressioni nei blog (13%) e nei social networking websites (11.2%). Rispetto alla variabile “Anonimato” i bulli elettronici che agiscono attraverso il cellulare sono molto legati al contesto scuola (compagni di classe 18.9% o compagni di scuola 27.9%), anche se vi è una percentuale di vittime che non conosce il proprio aggressore (28.9%). I bulli che agiscono attraverso Internet sono meno legati al contesto scuola (6.9% stessa classe e 13.2% stessa scuola) e mantengono molto spesso l’anonimato (46.5%). In riferimento alle variabili genere e età i risultati mostrano che le ragazze sono significativamente più rappresentate nella categoria vittima sia nelle aggressioni attraverso il cellulare che attraverso Internet. Al contrario i ragazzi sono più rappresentati nel ruolo del bullo. Rispetto all’età gli studenti più grandi sono maggiormente coinvolti nel ruolo di bullo sia attraverso il cellulare che Internet. Conclusioni L‘incidenza del bullismo elettronico indica che le aggressioni attraverso le nuove tecnologie sono già presenti nelle scuole secondarie italiane di primo e di secondo grado, così come è già stato evidenziato dalla letteratura internazionale. Sulla base di questi risultati si rendono necessari i programmi di prevenzione e di intervento che tengano in considera...

Il bullismo elettronico tra gli adolescenti italiani: utilizzo del cellulare e di internet

GUARINI, ANNALISA;BRIGHI, ANTONELLA;GENTA, MARIA LUISA
2010

Abstract

Introduzione Numerosi autori hanno distinto in letteratura tra bullismo elettronico agito attraverso il cellulare e attraverso Internet (Genta et al. 2009; Ortega et al., 2008; Raskauskas e Stoltz, 2007; Slonje e Smith, 2008; Smith et al., 2008), dal momento che le due nuove tecnologie possono rappresentare due diverse modalità di aggressione. Se infatti con il cellulare le vittime conoscono spesso il proprio aggressore che in molti casi è un compagno di classe o di scuola (Slonje e Smith, 2008; Smith et al., 2008), al contrario le persone che ricevono o inviano messaggi attraverso Internet possono essere ovunque e la vittima può non conoscere i propri aggressori, amplificando in modo esponenziale l’umiliazione subita (Kowalski e Limber, 2007). Obiettivi Lo scopo del presente studio è descrivere l’incidenza del bullismo elettronico nelle scuole secondarie dell’Emilia Romagna, analizzando i ruoli dei bulli, delle vittime e degli astanti, tenendo in considerazione la distinzione tra bullismo agito attraverso il cellulare e Internet. Inoltre sono analizzate le modalità di aggressione e la variabile “Anonimato” ovvero la conoscenza del bullo da parte della vittima. Infine viene considerata l’influenza delle variabili genere ed età allo scopo di meglio comprendere la diffusione del bullismo elettronico tra gli adolescenti. Metodo Sono stati coinvolti 1964 studenti (921 ragazze) delle scuole secondarie di secondo grado dell’Emilia-Romagna (35.4% secondo anno della scuola secondaria di I grado, 35% primo anno e 29.5% terzo anno scuola secondaria di II grado). Gli studenti hanno compilato il questionario creato all’interno del progetto Europeo DAPHNE II (Genta et al., 2009b) che analizza le diverse forme di bullismo tradizionale e elettronico agite tra adolescenti, distinguendo tra aggressioni agite attraverso il cellulare e attraverso Internet. Il 95.9% degli adolescenti ha dichiarato di possedere un cellulare personale e l’83.5% di avere una connessione Internet in casa. Risultati Rispetto al bullismo elettronico agito attraverso il cellulare, il 9.5% degli adolescenti ha dichiarato di avere subito aggressioni, il 9.1% di averle agite, il 23.2% di aver assistito ad esse. Più basse appaiono le percentuali di incidenza del bullismo elettronico attraverso Internet: 7.2% vittime, 6.8% bulli e 17.2.% astanti. Le modalità di aggressione rispetto al bullismo elettronico attraverso il cellulare sono principalmente gli SMS (40.6%) e le chiamate non gradite (36.2%). Attraverso Internet le aggressioni più frequenti riguardano i messaggi istantanei (23.7%), le intimidazioni durante la partecipazione a chat rooms, (21.9%), le e-mail non gradite (14.8%) e le aggressioni nei blog (13%) e nei social networking websites (11.2%). Rispetto alla variabile “Anonimato” i bulli elettronici che agiscono attraverso il cellulare sono molto legati al contesto scuola (compagni di classe 18.9% o compagni di scuola 27.9%), anche se vi è una percentuale di vittime che non conosce il proprio aggressore (28.9%). I bulli che agiscono attraverso Internet sono meno legati al contesto scuola (6.9% stessa classe e 13.2% stessa scuola) e mantengono molto spesso l’anonimato (46.5%). In riferimento alle variabili genere e età i risultati mostrano che le ragazze sono significativamente più rappresentate nella categoria vittima sia nelle aggressioni attraverso il cellulare che attraverso Internet. Al contrario i ragazzi sono più rappresentati nel ruolo del bullo. Rispetto all’età gli studenti più grandi sono maggiormente coinvolti nel ruolo di bullo sia attraverso il cellulare che Internet. Conclusioni L‘incidenza del bullismo elettronico indica che le aggressioni attraverso le nuove tecnologie sono già presenti nelle scuole secondarie italiane di primo e di secondo grado, così come è già stato evidenziato dalla letteratura internazionale. Sulla base di questi risultati si rendono necessari i programmi di prevenzione e di intervento che tengano in considera...
2010
XXIII CONGRESSO NAZIONALE DELLA SEZIONE DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE. Sintesi dei contributi.
127
128
Guarini A.; Brighi A.; Genta M.L.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/99372
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