La Monarda od Erba bergamotto (Monarda fistulosa L.) è una specie erbacea appartenente alla grande famiglia delle Lamiaceae, spesso indicata anche come “erba indiana”, sia perchè originaria dell'America settentrionale, sia perchè molto amata dagli indiani pellerossa. Nell'area ora coperta da New York gli indiani Oswego usavano infatti le foglie di M. fistulosa in infusione per curare problemi respiratori; ancora oggi le sue foglie aromatiche vengono usate per conferire sapore al tè “Earl Grey”. Sia M. fistulosa che l’altrettanto comune M. didyma, sono molto amate come piante perenni da giardino: la loro altezza varia dai 70 ai 180 cm circa e producono in piena estate abbondanti fiori (bianchi, violetti, rosa, rossi o violacei) adatti anche ad essere recisi. La fioritura è costituita da un fascio tondo di minuscoli fiori campanulati; sono in realtà le brattee circostanti che conferiscono alla Monarda una peculiare bellezza (i fiori di M. fistulosa sono generalmente di un bel colore lilla o violetto). Mischiando questa specie aromatiche con altre, come achillea, agastache, lavatera, lobelia, nepeta, maggiorana, salvia e veronica, si creano colorate e profumate bordure. Dal punto di vista agronomico e fitopatologico in particolare, è considerata alquanto rustica e di facile coltivazione. L’unica malattia che può comprometterne la crescita a lo sviluppo è il mal bianco (Oidium spp.). Grazie però ad un accurato lavoro di miglioramento genetico, sono state di recente selezionate e commercializzate varietà poco suscettibili o tolleranti, soprattutto di M. didyma. Da diversi anni M. fistulosa è coltivata nel Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” di Casola Valsenio (Ravenna) come pianta mellifera. Nel 2009, durante una delle ispezioni che annualmente sono eseguite dalla Facoltà di Agraria di Bologna (DiSTA-Patologia vegetale) per valutare visivamente la crescita e la sanità delle specie officinali ivi presenti, è stato notato che il 50% delle Monarde ottenute da seme, al primo anno d’impianto, presentava sintomi riferibili a fitoplasmi. Di questi pericolosi agenti patogeni capaci di “trasformare” i fiori di specie officinali coltivate nel Giardino delle Erbe, ci siamo già occupati in precedenti articoli apparsi su questa Rivista, vedi la malattia indicata con il termine di “virescenza” in Grindelia robusta, Digitale lanata e, più di recente in Echinacea purpurea . In tutti questi casi, a seguito dell’applicazione di tecniche di diagnostica molecolare, i fitoplasmi coinvolti sono risultati appartenere al gruppo 16SrI del giallume dell’astro (Aster Yellows: AY, sottogruppo 16SrI-B). Abbiamo quindi voluto verificare se anche la malattia osservata su Monarda fosse associata alla presenza di fitoplasmi e, nel caso di esito positivo, l’appartenenza o meno dei procarioti coinvolti al gruppo ribosomico già individuato su altre specie nel medesimo ambiente. L’individuazione di fitoplasmi in M. fistulosa non costituisce una novità in senso assoluto. Già in passato, infatti, e precisamente nel biennio 1997-’98, erano state descritte alcune gravi sintomatologie associate alla presenza di questi patogeni in coltivazioni del Canada. Questo descritto costituisce quindi il primo ritrovamento di fitoplasmi in Monarda in Italia ed in Europa, ed il primo ritrovamento in questa specie di fitoplasmi “stolbur”.

Infezioni da fitoplasmi in Monarda fistulosa / M.G.Bellardi; N.Contaldo; L.Cavicchi; A.Bertaccini; S.Biffi. - In: NATURAL 1. - ISSN 1721-1425. - STAMPA. - 99:(2011), pp. 31-33.

Infezioni da fitoplasmi in Monarda fistulosa

BELLARDI, MARIA GRAZIA;CONTALDO, NICOLETTA;CAVICCHI, LISA;BERTACCINI, ASSUNTA;
2011

Abstract

La Monarda od Erba bergamotto (Monarda fistulosa L.) è una specie erbacea appartenente alla grande famiglia delle Lamiaceae, spesso indicata anche come “erba indiana”, sia perchè originaria dell'America settentrionale, sia perchè molto amata dagli indiani pellerossa. Nell'area ora coperta da New York gli indiani Oswego usavano infatti le foglie di M. fistulosa in infusione per curare problemi respiratori; ancora oggi le sue foglie aromatiche vengono usate per conferire sapore al tè “Earl Grey”. Sia M. fistulosa che l’altrettanto comune M. didyma, sono molto amate come piante perenni da giardino: la loro altezza varia dai 70 ai 180 cm circa e producono in piena estate abbondanti fiori (bianchi, violetti, rosa, rossi o violacei) adatti anche ad essere recisi. La fioritura è costituita da un fascio tondo di minuscoli fiori campanulati; sono in realtà le brattee circostanti che conferiscono alla Monarda una peculiare bellezza (i fiori di M. fistulosa sono generalmente di un bel colore lilla o violetto). Mischiando questa specie aromatiche con altre, come achillea, agastache, lavatera, lobelia, nepeta, maggiorana, salvia e veronica, si creano colorate e profumate bordure. Dal punto di vista agronomico e fitopatologico in particolare, è considerata alquanto rustica e di facile coltivazione. L’unica malattia che può comprometterne la crescita a lo sviluppo è il mal bianco (Oidium spp.). Grazie però ad un accurato lavoro di miglioramento genetico, sono state di recente selezionate e commercializzate varietà poco suscettibili o tolleranti, soprattutto di M. didyma. Da diversi anni M. fistulosa è coltivata nel Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” di Casola Valsenio (Ravenna) come pianta mellifera. Nel 2009, durante una delle ispezioni che annualmente sono eseguite dalla Facoltà di Agraria di Bologna (DiSTA-Patologia vegetale) per valutare visivamente la crescita e la sanità delle specie officinali ivi presenti, è stato notato che il 50% delle Monarde ottenute da seme, al primo anno d’impianto, presentava sintomi riferibili a fitoplasmi. Di questi pericolosi agenti patogeni capaci di “trasformare” i fiori di specie officinali coltivate nel Giardino delle Erbe, ci siamo già occupati in precedenti articoli apparsi su questa Rivista, vedi la malattia indicata con il termine di “virescenza” in Grindelia robusta, Digitale lanata e, più di recente in Echinacea purpurea . In tutti questi casi, a seguito dell’applicazione di tecniche di diagnostica molecolare, i fitoplasmi coinvolti sono risultati appartenere al gruppo 16SrI del giallume dell’astro (Aster Yellows: AY, sottogruppo 16SrI-B). Abbiamo quindi voluto verificare se anche la malattia osservata su Monarda fosse associata alla presenza di fitoplasmi e, nel caso di esito positivo, l’appartenenza o meno dei procarioti coinvolti al gruppo ribosomico già individuato su altre specie nel medesimo ambiente. L’individuazione di fitoplasmi in M. fistulosa non costituisce una novità in senso assoluto. Già in passato, infatti, e precisamente nel biennio 1997-’98, erano state descritte alcune gravi sintomatologie associate alla presenza di questi patogeni in coltivazioni del Canada. Questo descritto costituisce quindi il primo ritrovamento di fitoplasmi in Monarda in Italia ed in Europa, ed il primo ritrovamento in questa specie di fitoplasmi “stolbur”.
2011
Infezioni da fitoplasmi in Monarda fistulosa / M.G.Bellardi; N.Contaldo; L.Cavicchi; A.Bertaccini; S.Biffi. - In: NATURAL 1. - ISSN 1721-1425. - STAMPA. - 99:(2011), pp. 31-33.
M.G.Bellardi; N.Contaldo; L.Cavicchi; A.Bertaccini; S.Biffi
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