Il genere Hosta comprende oltre 40 specie e circa 2000 varietà di piante erbacee perenni originarie di Giappone, Cina e Corea, molto decorative per la crescita Dal punto di vista patologico, le Hosta si sono rivelate fino ad oggi piante alquanto robuste. Per quanto riguarda, invece, le infezioni ad eziologia virale, da circa 20 anni le ricerche riguardanti i virus dell’Hosta si sono intensificate, tanto è vero che al momento é possibile indicare quale virus ubiquitario di questa liliacea HVX (virus X dell’Hosta), a cui si aggiungono TRSV ( virus della maculatura anulare del pomodoro); TRV (virus del “rattle” del tabacco); ArMV (virus del mosaico dell’arabis); TSWV (virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro); INSV (virus della maculatura necrotica dell’impatiens). Mentre TRSV, ArMV e TRV sono trasmessi da nematodi, ed i due tospovirus INSV e TSWV da tripidi, di HVX non si conosce il vettore naturale. Individuato per la prima volta in USA nel 1996, infetta attualmente la maggior parte delle varietà in coltivazione, rendendosi responsabile di sintomatologie anche gravi. Il caso che descriviamo, verificatosi in Emilia Romagna nel 2010, costituisce il primo esempio in Italia di una malattia su Hosta associata alla presenza di HVX. E’ necessario che i produttori di questa liliacea siano a conoscenza dell’elevata capacità di diffusione di questo virus ed attuino tutte le norme di profilassi necessarie per evitare danni economici agli impianti. La malattia Nel mese di ottobre, in un’Azienda specializzata nella produzione di Hosta spp., è stata osservata una malattia sulle varietà “Gold Standard” (foglie giallo oro con sottile margine verde scuro), “Sum and Substance” (foglie verde chiaro tendente al giallo) e “Whirlwind” (foglie ondulate, color crema con bordo verde), caratterizzata da una maculatura verde intenso lungo le nervature, come una sorta di “chiazzatura” del tutto paragonabile all’inchiostro che si spande su della carta assorbente. In alcuni casi, erano visibili delle macchie rotondeggianti verde scuro e, in altri ancora, il tessuto appariva spugnoso, increspato, di diverso spessore ed il lembo alquanto malformato. La malattia interessava circa l’80% della “Gold Standard”, il 20% della “Sum and Substance” ed il 10% della “Whirlwind”. Il caso da noi descritto relativo all’Emilia Romagna costituisce il primo in Italia. Ciò non significa che infezioni da HVX non si siano già verificate in passato in altre aziende del nostro Paese.

Infezione da HVX in una coltivazione di Hosta / M.G.Bellardi; L.Cavicchi; V.Vicchi; E.Barioni. - In: CLAMER INFORMA. - ISSN 0394-9435. - STAMPA. - 1:(2011), pp. 23-27.

Infezione da HVX in una coltivazione di Hosta

BELLARDI, MARIA GRAZIA;CAVICCHI, LISA;
2011

Abstract

Il genere Hosta comprende oltre 40 specie e circa 2000 varietà di piante erbacee perenni originarie di Giappone, Cina e Corea, molto decorative per la crescita Dal punto di vista patologico, le Hosta si sono rivelate fino ad oggi piante alquanto robuste. Per quanto riguarda, invece, le infezioni ad eziologia virale, da circa 20 anni le ricerche riguardanti i virus dell’Hosta si sono intensificate, tanto è vero che al momento é possibile indicare quale virus ubiquitario di questa liliacea HVX (virus X dell’Hosta), a cui si aggiungono TRSV ( virus della maculatura anulare del pomodoro); TRV (virus del “rattle” del tabacco); ArMV (virus del mosaico dell’arabis); TSWV (virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro); INSV (virus della maculatura necrotica dell’impatiens). Mentre TRSV, ArMV e TRV sono trasmessi da nematodi, ed i due tospovirus INSV e TSWV da tripidi, di HVX non si conosce il vettore naturale. Individuato per la prima volta in USA nel 1996, infetta attualmente la maggior parte delle varietà in coltivazione, rendendosi responsabile di sintomatologie anche gravi. Il caso che descriviamo, verificatosi in Emilia Romagna nel 2010, costituisce il primo esempio in Italia di una malattia su Hosta associata alla presenza di HVX. E’ necessario che i produttori di questa liliacea siano a conoscenza dell’elevata capacità di diffusione di questo virus ed attuino tutte le norme di profilassi necessarie per evitare danni economici agli impianti. La malattia Nel mese di ottobre, in un’Azienda specializzata nella produzione di Hosta spp., è stata osservata una malattia sulle varietà “Gold Standard” (foglie giallo oro con sottile margine verde scuro), “Sum and Substance” (foglie verde chiaro tendente al giallo) e “Whirlwind” (foglie ondulate, color crema con bordo verde), caratterizzata da una maculatura verde intenso lungo le nervature, come una sorta di “chiazzatura” del tutto paragonabile all’inchiostro che si spande su della carta assorbente. In alcuni casi, erano visibili delle macchie rotondeggianti verde scuro e, in altri ancora, il tessuto appariva spugnoso, increspato, di diverso spessore ed il lembo alquanto malformato. La malattia interessava circa l’80% della “Gold Standard”, il 20% della “Sum and Substance” ed il 10% della “Whirlwind”. Il caso da noi descritto relativo all’Emilia Romagna costituisce il primo in Italia. Ciò non significa che infezioni da HVX non si siano già verificate in passato in altre aziende del nostro Paese.
2011
Infezione da HVX in una coltivazione di Hosta / M.G.Bellardi; L.Cavicchi; V.Vicchi; E.Barioni. - In: CLAMER INFORMA. - ISSN 0394-9435. - STAMPA. - 1:(2011), pp. 23-27.
M.G.Bellardi; L.Cavicchi; V.Vicchi; E.Barioni
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/96162
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact