Andrea Chiesa was entrusted, in 1732, by the Senate of Bologna to create a geographical map of the entire plain, with particular reference to the waterways, in order to provide an overall view and to plan considerable land reclamation. The study of the A. Chiesa maps is important to understand the evolution of toponyms, to highlight the centuriation and as a decisional support in territorial development plans. These data were compared with the current hydrographic situation. The main interest is the understanding of the relationships between paleochannels and micromorphology, in order to prevent hydrogeological risk. The popularization of the digitally obtained layers over a topographic regional map must be carried out using a webGIS application that is accessible and immediately understandable by the general public. Nel 1732 l’Assunteria d'Acque del Senato di Bologna, consapevole della precaria situazione idraulica di tutta la bassa pianura padana orientale, affidò al perito idrostatico Andrea Chiesa l’incarico di eseguire la rilevazione di quel territorio col metodo della tavoletta pretoriana. La carta, realizzata mediante osservazioni dirette in campo eseguite fra l’anno 1732 ed il 1738 e pubblicata nel 1742 su incisione su rame, utilizzava una scala di 2.000 pertiche bolognesi, equivalenti ad un rapporto di 1:30.712 circa, ed era formata da 19 tavole di cm 50 x 36, che poste una a fianco all’altra coprono una superficie di 2m x 2m. La carta della pianura bolognese di Andrea Chiesa risulta interessante dal punto di vista storico, non essendo stata commissionata per scopi militari, ma per una valutazione ambientale e paesaggistica, quindi con un approccio decisamente “moderno” e con il dettaglio grafico degli elementi lineari (strade, corsi d'acqua) permise a quel tempo di evidenziare i segni relativi all'imponente opera di bonifica idraulica iniziata in epoca etrusca e proseguita durante quella romana attuata a valle e a monte della via Emilia per permettere l'insediamento di una vasta popolazione rurale. Un ulteriore contributo fornito dalla carta del Chiesa riguarda la possibilità di analizzare le relazioni esistenti tra condizioni idromorfologiche del passato e le attuali caratteristiche dei suoli utilizzando le tecniche di remote sensing e l’applicazione dei sistemi informativi geografici. L'estremo dettaglio della viabilità, dell'idrografia, degli insediamenti, dei ponti e delle grandi corti patrizie costituisce un fondamentale strumento di confronto con l'attuale condizione del territorio ed un moderno riferimento di valutazione per le trasformazioni subite dall'idrografia di superficie.

Qualità e precisione della rappresentazione cartografica della pianura bolognese tra il XVII ed il XVIII secolo

VIANELLO, GILMO;VITTORI ANTISARI, LIVIA
2010

Abstract

Andrea Chiesa was entrusted, in 1732, by the Senate of Bologna to create a geographical map of the entire plain, with particular reference to the waterways, in order to provide an overall view and to plan considerable land reclamation. The study of the A. Chiesa maps is important to understand the evolution of toponyms, to highlight the centuriation and as a decisional support in territorial development plans. These data were compared with the current hydrographic situation. The main interest is the understanding of the relationships between paleochannels and micromorphology, in order to prevent hydrogeological risk. The popularization of the digitally obtained layers over a topographic regional map must be carried out using a webGIS application that is accessible and immediately understandable by the general public. Nel 1732 l’Assunteria d'Acque del Senato di Bologna, consapevole della precaria situazione idraulica di tutta la bassa pianura padana orientale, affidò al perito idrostatico Andrea Chiesa l’incarico di eseguire la rilevazione di quel territorio col metodo della tavoletta pretoriana. La carta, realizzata mediante osservazioni dirette in campo eseguite fra l’anno 1732 ed il 1738 e pubblicata nel 1742 su incisione su rame, utilizzava una scala di 2.000 pertiche bolognesi, equivalenti ad un rapporto di 1:30.712 circa, ed era formata da 19 tavole di cm 50 x 36, che poste una a fianco all’altra coprono una superficie di 2m x 2m. La carta della pianura bolognese di Andrea Chiesa risulta interessante dal punto di vista storico, non essendo stata commissionata per scopi militari, ma per una valutazione ambientale e paesaggistica, quindi con un approccio decisamente “moderno” e con il dettaglio grafico degli elementi lineari (strade, corsi d'acqua) permise a quel tempo di evidenziare i segni relativi all'imponente opera di bonifica idraulica iniziata in epoca etrusca e proseguita durante quella romana attuata a valle e a monte della via Emilia per permettere l'insediamento di una vasta popolazione rurale. Un ulteriore contributo fornito dalla carta del Chiesa riguarda la possibilità di analizzare le relazioni esistenti tra condizioni idromorfologiche del passato e le attuali caratteristiche dei suoli utilizzando le tecniche di remote sensing e l’applicazione dei sistemi informativi geografici. L'estremo dettaglio della viabilità, dell'idrografia, degli insediamenti, dei ponti e delle grandi corti patrizie costituisce un fondamentale strumento di confronto con l'attuale condizione del territorio ed un moderno riferimento di valutazione per le trasformazioni subite dall'idrografia di superficie.
2010
Vianello G.; Vittori Antisari L.
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