Nel corso del biennio 2007-2008 Francesco Privitera ha coordinato una ricerca, commissionata dal MAE, dedicata alla costituzione di un Polo di sviluppo dell’Alto Adriatico. Al progetto hanno partecipato un gruppo ricercatori coordinato che ha compreso Sonia Geromino, Simona Mameli, Michele Tempera e Claudio Tonini. Attraverso la raccolta di una rilevante documentazione cartacea, nonché di cartine e tabelle, la rielaborazione critica delle fonti e l’attuazione di missioni in loco, il progetto intitolato “Per un Polo dell’Alto adriatico. La cooperazione trilaterale Italia-Slovenia-Croazia nell’ambito dell’attuazione infrastrutturale del corridoio paneuropeo 5” ha analizzato nel dettaglio il percorso del Corridoio Multimodale n.5 da Venezia a Budapest, soffermandosi in particolare sulla rete stradale, autostradale, ferroviaria, fluviale ed i maggiori porti dell’area (Trieste, Koper e Rijeka). Ha quindi passato in rassegna le singole regioni ed i distretti industriali di Slovenia e Croazia: le dodici regioni slovene (Pomorska, Podravska, Kroska, Zasavka, Goriška ecc.) in quanto interessate dal progetto nella loro totalità, anche se in misura diversa l’una dall’altra., e le quattro contee (Koprivnica-Križevci, Zagabria, Karlovac, Primorje-Gorski Kotar) che avvertiranno direttamente le ricadute indotte dalla attuazione del Corridoio V. L’obiettivo è stato quello di analizzare (e possibilmente individuare) alcuni degli sviluppi commerciali che potrebbero innescarsi con la costruzione di questa importantissima infrastruttura: in primo luogo, la nascita o l’ampliamento dei parchi industriali sloveni e croati a vocazione settoriale (in particolare: manifatturiero, edilizia, estrattivo, chimico e metallurgico); e in secondo luogo, l’espansione delle possibilità economiche per gli investitori italiani nelle zone attraversate o lambite dal corridoio, in funzione tanto dell’economia locale quanto di quella di transito verso Est. La ricerca è stata ulteriormente arricchita da uno studio sulle relazioni transfrontaliere e sull’impatto che esse potrebbero innescare a vantaggio delle minoranze e del dialogo trilaterale italo-sloveno-croato. La ricerca è stata ampiamente apprezzata da parte del Ministero degli Esteri tanto che il Ministro degli Esteri on. Franco Frattini ha deciso di presentarla pubblicamente di persona a Trieste presso la locale Camera di Commercio il 22 luglio 2009.

La cooperazione trilaterale Italia-Slovenia-Croazia nell'ambito dello sviluppo infrastrutturale del corridoio pan-europeo V / F. Privitera. - (2008).

La cooperazione trilaterale Italia-Slovenia-Croazia nell'ambito dello sviluppo infrastrutturale del corridoio pan-europeo V

PRIVITERA, FRANCESCO
2008

Abstract

Nel corso del biennio 2007-2008 Francesco Privitera ha coordinato una ricerca, commissionata dal MAE, dedicata alla costituzione di un Polo di sviluppo dell’Alto Adriatico. Al progetto hanno partecipato un gruppo ricercatori coordinato che ha compreso Sonia Geromino, Simona Mameli, Michele Tempera e Claudio Tonini. Attraverso la raccolta di una rilevante documentazione cartacea, nonché di cartine e tabelle, la rielaborazione critica delle fonti e l’attuazione di missioni in loco, il progetto intitolato “Per un Polo dell’Alto adriatico. La cooperazione trilaterale Italia-Slovenia-Croazia nell’ambito dell’attuazione infrastrutturale del corridoio paneuropeo 5” ha analizzato nel dettaglio il percorso del Corridoio Multimodale n.5 da Venezia a Budapest, soffermandosi in particolare sulla rete stradale, autostradale, ferroviaria, fluviale ed i maggiori porti dell’area (Trieste, Koper e Rijeka). Ha quindi passato in rassegna le singole regioni ed i distretti industriali di Slovenia e Croazia: le dodici regioni slovene (Pomorska, Podravska, Kroska, Zasavka, Goriška ecc.) in quanto interessate dal progetto nella loro totalità, anche se in misura diversa l’una dall’altra., e le quattro contee (Koprivnica-Križevci, Zagabria, Karlovac, Primorje-Gorski Kotar) che avvertiranno direttamente le ricadute indotte dalla attuazione del Corridoio V. L’obiettivo è stato quello di analizzare (e possibilmente individuare) alcuni degli sviluppi commerciali che potrebbero innescarsi con la costruzione di questa importantissima infrastruttura: in primo luogo, la nascita o l’ampliamento dei parchi industriali sloveni e croati a vocazione settoriale (in particolare: manifatturiero, edilizia, estrattivo, chimico e metallurgico); e in secondo luogo, l’espansione delle possibilità economiche per gli investitori italiani nelle zone attraversate o lambite dal corridoio, in funzione tanto dell’economia locale quanto di quella di transito verso Est. La ricerca è stata ulteriormente arricchita da uno studio sulle relazioni transfrontaliere e sull’impatto che esse potrebbero innescare a vantaggio delle minoranze e del dialogo trilaterale italo-sloveno-croato. La ricerca è stata ampiamente apprezzata da parte del Ministero degli Esteri tanto che il Ministro degli Esteri on. Franco Frattini ha deciso di presentarla pubblicamente di persona a Trieste presso la locale Camera di Commercio il 22 luglio 2009.
2008
La cooperazione trilaterale Italia-Slovenia-Croazia nell'ambito dello sviluppo infrastrutturale del corridoio pan-europeo V / F. Privitera. - (2008).
F. Privitera
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/95081
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