Il volume è composto da due scritti introduttivi di Stephen Wildman e Giovanni Leoni e da un saggio introduttivo lungo di Marco Pretelli relativo alla traduzione che lo stesso ha curato di uno scritto minore di John Ruskin. Il saggio introduttivo inquadra l'opera di Ruskin nel contesto culturale e sociale nel quale viene composta e ne mette in luce la rilevanza all'interno del percorso di ricerca dell'autore inglese, soprattutto in relazione alle numerose attività che egli intraprende negli anni immediatamente successivi. Il saggio analizza la contestuale produzione letteraria di Ruskin, la sua attività nella società inglese contemporanea e cerca di mettere in luce la rilevante attività di proselitismo e di acculturamento che il maestro di Brantwood svolge nel lungo periodo (poco meno di 1 anno) che, impegnato nella redazione del volume, trascorre in Italia, tra Venezia e Verona. Lo scritto, del tutto tralasciato dalla critica, rappresenta viceversa la testimonianza di un nuovo atteggiamento dell'inglese sia verso la città lagunare, già al centro dei celeberrimi volumi delle Stones of Venice, sia verso le prolematiche del restauro e della tutela del patrimonio architettonico, la cui conservazione viene in qualche modo relazionata all'esecuzione di opportune opere di manutenzione; tale scritto viene redatto proprio mentre si sta sviluppando a Venezia la reazione alle opere di restauro svolte nei decenni precedenti sulla basilica di San Marco e che porterà la cultura europea e soprattutto inglese a proteste che costringeranno il governo italiano a modificare completamente metodologie e finalità dell'intervento.
St Mark's Rest / M. Pretelli. - STAMPA. - (2010).
St Mark's Rest
PRETELLI, MARCO
2010
Abstract
Il volume è composto da due scritti introduttivi di Stephen Wildman e Giovanni Leoni e da un saggio introduttivo lungo di Marco Pretelli relativo alla traduzione che lo stesso ha curato di uno scritto minore di John Ruskin. Il saggio introduttivo inquadra l'opera di Ruskin nel contesto culturale e sociale nel quale viene composta e ne mette in luce la rilevanza all'interno del percorso di ricerca dell'autore inglese, soprattutto in relazione alle numerose attività che egli intraprende negli anni immediatamente successivi. Il saggio analizza la contestuale produzione letteraria di Ruskin, la sua attività nella società inglese contemporanea e cerca di mettere in luce la rilevante attività di proselitismo e di acculturamento che il maestro di Brantwood svolge nel lungo periodo (poco meno di 1 anno) che, impegnato nella redazione del volume, trascorre in Italia, tra Venezia e Verona. Lo scritto, del tutto tralasciato dalla critica, rappresenta viceversa la testimonianza di un nuovo atteggiamento dell'inglese sia verso la città lagunare, già al centro dei celeberrimi volumi delle Stones of Venice, sia verso le prolematiche del restauro e della tutela del patrimonio architettonico, la cui conservazione viene in qualche modo relazionata all'esecuzione di opportune opere di manutenzione; tale scritto viene redatto proprio mentre si sta sviluppando a Venezia la reazione alle opere di restauro svolte nei decenni precedenti sulla basilica di San Marco e che porterà la cultura europea e soprattutto inglese a proteste che costringeranno il governo italiano a modificare completamente metodologie e finalità dell'intervento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.