Nel 1761 il sacerdote udinese Andrea Menini, nell’auspicare la propria aggregazione all’Accademia Filarmonica di Bologna, presenta un suo Kyrie e un "Trattato in genere teorico di canto fermo" in cui promette di coprire di una «conserva di spropositi» chiunque voglia difendere l’«Adoramus te, Christe» di Giacomo Antonio Perti e la "Storia della musica" di Giambattista Martini. In difesa dei due musicisti bolognesi ci fu chi redigette il "Giudicio di Apollo", stampato adespoto (Napoli, per il Gessari, s.d.): qui il Palestrina, scortato da Giovanni Maria Nanino, Francesco Soriano e altri illustri teorici, controbatte le critiche formulate da Menini. L’attribuzione dell’operetta è stata assai dibattuta: secondo alcuni, le lettere indirizzate dall’allievo Giuseppe Paolucci nella primavera 1763 proverebbero che Martini ne sia l’autore; di diverso avviso era però Gaetano Gaspari, che nel catalogo della biblioteca del Liceo Filarmonico afferma invece che «questo meschino scritto fu attribuito erroneamente al padre Martini da Peter Lichtenthal» (1826). Ben nota è l’ammirazione che il Francescano nutriva per Perti, suo «terzo maestro» (dopo Angelo Predieri e Giovanni Antonio Riccieri), che nei suoi scritti egli ricorda come «il più dotto» fra i musicisti di S. Petronio, «stimato e venerato universalmente» per il «gran possesso dell’arte musica e la sublime cognizione d’ogni sua più sottile finezza» nonché per le sue doti umane, tanto che bastava «vederlo per inamorarsene». Di per sé, ciò non prova un coinvolgimento di padre Martini nella stesura del "Giudicio"; nondimeno, l’attribuzione al musicografo bolognese è comprovata non solo dalle argomentazioni che il tribunale presieduto da Apollo produce in difesa della composizione pertiana e della "Storia", ma anche da due interessanti documenti sinora sfuggiti all’attenzione degli studiosi, che testimoniano quantomeno l’intervento martiniano nella redazione dell’operetta.

Padre Martini in giudizio da Apollo / E. Pasquini. - In: IL SAGGIATORE MUSICALE. - ISSN 1123-8615. - STAMPA. - XVI:(2009), pp. 185-202.

Padre Martini in giudizio da Apollo

PASQUINI, ELISABETTA
2009

Abstract

Nel 1761 il sacerdote udinese Andrea Menini, nell’auspicare la propria aggregazione all’Accademia Filarmonica di Bologna, presenta un suo Kyrie e un "Trattato in genere teorico di canto fermo" in cui promette di coprire di una «conserva di spropositi» chiunque voglia difendere l’«Adoramus te, Christe» di Giacomo Antonio Perti e la "Storia della musica" di Giambattista Martini. In difesa dei due musicisti bolognesi ci fu chi redigette il "Giudicio di Apollo", stampato adespoto (Napoli, per il Gessari, s.d.): qui il Palestrina, scortato da Giovanni Maria Nanino, Francesco Soriano e altri illustri teorici, controbatte le critiche formulate da Menini. L’attribuzione dell’operetta è stata assai dibattuta: secondo alcuni, le lettere indirizzate dall’allievo Giuseppe Paolucci nella primavera 1763 proverebbero che Martini ne sia l’autore; di diverso avviso era però Gaetano Gaspari, che nel catalogo della biblioteca del Liceo Filarmonico afferma invece che «questo meschino scritto fu attribuito erroneamente al padre Martini da Peter Lichtenthal» (1826). Ben nota è l’ammirazione che il Francescano nutriva per Perti, suo «terzo maestro» (dopo Angelo Predieri e Giovanni Antonio Riccieri), che nei suoi scritti egli ricorda come «il più dotto» fra i musicisti di S. Petronio, «stimato e venerato universalmente» per il «gran possesso dell’arte musica e la sublime cognizione d’ogni sua più sottile finezza» nonché per le sue doti umane, tanto che bastava «vederlo per inamorarsene». Di per sé, ciò non prova un coinvolgimento di padre Martini nella stesura del "Giudicio"; nondimeno, l’attribuzione al musicografo bolognese è comprovata non solo dalle argomentazioni che il tribunale presieduto da Apollo produce in difesa della composizione pertiana e della "Storia", ma anche da due interessanti documenti sinora sfuggiti all’attenzione degli studiosi, che testimoniano quantomeno l’intervento martiniano nella redazione dell’operetta.
2009
Padre Martini in giudizio da Apollo / E. Pasquini. - In: IL SAGGIATORE MUSICALE. - ISSN 1123-8615. - STAMPA. - XVI:(2009), pp. 185-202.
E. Pasquini
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/93216
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact