L’ Arginina è un aminoacido semiessenziale presente nei cibi, che diviene dispensabile sotto-condizione in particolari situazioni cliniche; è dotata di molteplici azioni biologiche, metaboliche e farmacologiche che hanno portato a sviluppare negli ultimi decenni un proliferare di studi tesi ad identificare gli effetti e i benefici clinici connessi con la sua supplementazione nutrizionale sia in ambito preclinico che clinico. Il metabolismo dell’ arginina (che prevede connessioni metaboliche con le vie comuni a citrullina, ornitina, lisina e glutamina) è limitatamente di sintesi endogena e coinvolge l’ aminoacido in molteplici vie metaboliche (sintesi proteica, produzione di urea e detossificazione, produzione di NO, sintesi di prolina). (1, 2) Gli effetti biologici riconosciuti sono relativi ad attività immunomodulante (in specie per le funzioni svolte da linfociti T e macrofagi), di riparazione tessutale e cicatrizzazione (sintesi di collagene), incretiva ormonale (secretagogo ipofisario), regolatoria del tono vasale (mediata da NO endoteliale dotato sia di effetti citotossici che protettivi), e di signaling metabolico (regolatorio del turnover proteico e del flusso aminoacidico nel e dal muscolo scheletrico) (3,4). La supplementazione dietetica enterale e parenterale, anche con dosi farmacologiche rilevanti si è dimostrata sicura e priva di effetti collaterali negativi. Le attività benefiche della supplementazione di arginina in formule multicomposite per nutrizione artificiale, specie enterale (formule immunomodulanti) sono state oggetto di ampie ricerche cliniche che hanno condotto a evidenze di robusta raccomandazione dell’ impiego di formule supplementate con arginina in vari stati clinici (operatorio di elezione specie gastro-intestinale, medicina critica come traumi, ustioni e sepsi) ovvero cautela di impiego (sepsi severi).(5,6,7,8) I benefici rilevati consistono principalmente in favorevoli esiti di outcome e di processo (riduzione dell’ incidenza di infezioni, abbreviamento della degenza e uso di risorse) e vengono attualmente valorizzati alla luce della EBM da varie Linee Guida (ESPEN, ACCM/ASPEN), anche se la mancanza di dati derivati da studi in monoterapia limita la certa assegnazione alla sola integrazione di arginina dei benefici rilevati. Bibliografia essenziale 1. Wu G, Bazer FW, Dais TA et al. – Arginine metabolism and nutrition in growth, health and disease. Amino Acids (2009) 37:153-168 2. Deutz N - The 2007 ESPEN Sir David Cuthbertson Lecture: Amino acids between and within organs. The glutamate-glutamine-citrulline-arginine pathway. Clin Nutr (2008) 27: 321-327 3. Effects of pharmaconutrients on cellular dysfunction and the microcirculation in critical illness. Curr Opin Anaesthesiol (2009) 22:177-183 4. Morris SM Jr – Arginine: bejond protein. Am J CLin Nutr (2006) 83:508S-512S 5. Waitzberg DL, Saito H, Plank LD et al. – Postsurgical infections are reduced with specialized nutritional support. World J Surg (2006) 30:1592-1604 6. Marik PE, Zaloga GP – Immunonutrition in critically ill patients: a systemic review and analysis of the literature. Intens Care Med (2008) 34:1980-1990 7. Luiking YC, Poeze M. Ramsay G et al. – The role of arginine in infection and sepsis. JPEN (2005) 29:S70-S74 8. Zhou M, Martindale RG – Arginine in the critical care setting. J Nutr (2007) 137:1687S-1692S

I Farmaconutrienti: Arginina / M. Zanello. - ELETTRONICO. - (2010), p. DVD 1. (Intervento presentato al convegno Topics in Clinical Nutrition tenutosi a Stresa (Italia) nel 5-7 maggio 2010).

I Farmaconutrienti: Arginina

ZANELLO, MARCO
2010

Abstract

L’ Arginina è un aminoacido semiessenziale presente nei cibi, che diviene dispensabile sotto-condizione in particolari situazioni cliniche; è dotata di molteplici azioni biologiche, metaboliche e farmacologiche che hanno portato a sviluppare negli ultimi decenni un proliferare di studi tesi ad identificare gli effetti e i benefici clinici connessi con la sua supplementazione nutrizionale sia in ambito preclinico che clinico. Il metabolismo dell’ arginina (che prevede connessioni metaboliche con le vie comuni a citrullina, ornitina, lisina e glutamina) è limitatamente di sintesi endogena e coinvolge l’ aminoacido in molteplici vie metaboliche (sintesi proteica, produzione di urea e detossificazione, produzione di NO, sintesi di prolina). (1, 2) Gli effetti biologici riconosciuti sono relativi ad attività immunomodulante (in specie per le funzioni svolte da linfociti T e macrofagi), di riparazione tessutale e cicatrizzazione (sintesi di collagene), incretiva ormonale (secretagogo ipofisario), regolatoria del tono vasale (mediata da NO endoteliale dotato sia di effetti citotossici che protettivi), e di signaling metabolico (regolatorio del turnover proteico e del flusso aminoacidico nel e dal muscolo scheletrico) (3,4). La supplementazione dietetica enterale e parenterale, anche con dosi farmacologiche rilevanti si è dimostrata sicura e priva di effetti collaterali negativi. Le attività benefiche della supplementazione di arginina in formule multicomposite per nutrizione artificiale, specie enterale (formule immunomodulanti) sono state oggetto di ampie ricerche cliniche che hanno condotto a evidenze di robusta raccomandazione dell’ impiego di formule supplementate con arginina in vari stati clinici (operatorio di elezione specie gastro-intestinale, medicina critica come traumi, ustioni e sepsi) ovvero cautela di impiego (sepsi severi).(5,6,7,8) I benefici rilevati consistono principalmente in favorevoli esiti di outcome e di processo (riduzione dell’ incidenza di infezioni, abbreviamento della degenza e uso di risorse) e vengono attualmente valorizzati alla luce della EBM da varie Linee Guida (ESPEN, ACCM/ASPEN), anche se la mancanza di dati derivati da studi in monoterapia limita la certa assegnazione alla sola integrazione di arginina dei benefici rilevati. Bibliografia essenziale 1. Wu G, Bazer FW, Dais TA et al. – Arginine metabolism and nutrition in growth, health and disease. Amino Acids (2009) 37:153-168 2. Deutz N - The 2007 ESPEN Sir David Cuthbertson Lecture: Amino acids between and within organs. The glutamate-glutamine-citrulline-arginine pathway. Clin Nutr (2008) 27: 321-327 3. Effects of pharmaconutrients on cellular dysfunction and the microcirculation in critical illness. Curr Opin Anaesthesiol (2009) 22:177-183 4. Morris SM Jr – Arginine: bejond protein. Am J CLin Nutr (2006) 83:508S-512S 5. Waitzberg DL, Saito H, Plank LD et al. – Postsurgical infections are reduced with specialized nutritional support. World J Surg (2006) 30:1592-1604 6. Marik PE, Zaloga GP – Immunonutrition in critically ill patients: a systemic review and analysis of the literature. Intens Care Med (2008) 34:1980-1990 7. Luiking YC, Poeze M. Ramsay G et al. – The role of arginine in infection and sepsis. JPEN (2005) 29:S70-S74 8. Zhou M, Martindale RG – Arginine in the critical care setting. J Nutr (2007) 137:1687S-1692S
2010
Topics in Clinical Nutrition (Atti elettronici del Congresso: da DVD1 a DVD6)
DVD 1
I Farmaconutrienti: Arginina / M. Zanello. - ELETTRONICO. - (2010), p. DVD 1. (Intervento presentato al convegno Topics in Clinical Nutrition tenutosi a Stresa (Italia) nel 5-7 maggio 2010).
M. Zanello
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