UN PROGETTO DI INTEGRAZIONE/INCLUSIONI AL DI FUORI DI QUALUNQUE STRUTTURA E/O ISTITUZIONE SPECIALE. L'articolo descrive il percorso di integrazione/inclusione di Luigi, ragazzo con Sindrome di Down. Sin dall’inizio CON e PER Luigi non si è pensato all’Università come un obiettivo, ma come una occasione per poter vivere un’esperienza di qualità in un contesto di cultura e di portare in tale luogo la preziosa originalità del proprio essere. L’Università come percorso culturale per offrire a Luigi opportunità, incontri, scambi, confronti per la maturazione cognitiva, relazionale da poter trasferire in qualunque scelta di lavoro che si fosse presentata quale adeguata. Un contesto, quello della Facoltà di Scienze della Formazione con presenze di Personale Docenti, non Docenti, Studenti che nel loro orizzonte culturale avevano come obiettivo di analisi, studio, ricerca nonché come vocazione personale l’Uomo, la Persona, il Bambino con la sua originalità unica ed irripetibile da rispettare, conoscere e far evolvere. Un Contesto, l’Università, in particolare la Facoltà di Scienze della Formazione, in cui Luigi non poteva altro che incontrare persone con alta sensibilità e conoscenze nell’ambito delle Scienze Umane con attenzioni e comportamenti relazionali congruenti a queste. Un luogo, contesti, situazioni, atmosfere in cui incontrare gli altri, mettersi in relazione, comunicare, confrontarsi offrivano a Luigi, ad un ragazzo con trisomia 21, alta probabilità di essere compreso ed accolto. Un luogo, un contesto da frequentare adeguato dove vivere per potenziare e far evolvere la propria originale persona negli aspetti cognitivi, relazionali ed affettivi. Questa di base principalmente era ed è la dimensione che ha mosso l’iscrizione di Luigi all’Università: la laurea solo e soltanto una possibilità.
E' Luigi che va in Erasmus, no la sindrome di Down!
CUOMO, NICOLA
2009
Abstract
UN PROGETTO DI INTEGRAZIONE/INCLUSIONI AL DI FUORI DI QUALUNQUE STRUTTURA E/O ISTITUZIONE SPECIALE. L'articolo descrive il percorso di integrazione/inclusione di Luigi, ragazzo con Sindrome di Down. Sin dall’inizio CON e PER Luigi non si è pensato all’Università come un obiettivo, ma come una occasione per poter vivere un’esperienza di qualità in un contesto di cultura e di portare in tale luogo la preziosa originalità del proprio essere. L’Università come percorso culturale per offrire a Luigi opportunità, incontri, scambi, confronti per la maturazione cognitiva, relazionale da poter trasferire in qualunque scelta di lavoro che si fosse presentata quale adeguata. Un contesto, quello della Facoltà di Scienze della Formazione con presenze di Personale Docenti, non Docenti, Studenti che nel loro orizzonte culturale avevano come obiettivo di analisi, studio, ricerca nonché come vocazione personale l’Uomo, la Persona, il Bambino con la sua originalità unica ed irripetibile da rispettare, conoscere e far evolvere. Un Contesto, l’Università, in particolare la Facoltà di Scienze della Formazione, in cui Luigi non poteva altro che incontrare persone con alta sensibilità e conoscenze nell’ambito delle Scienze Umane con attenzioni e comportamenti relazionali congruenti a queste. Un luogo, contesti, situazioni, atmosfere in cui incontrare gli altri, mettersi in relazione, comunicare, confrontarsi offrivano a Luigi, ad un ragazzo con trisomia 21, alta probabilità di essere compreso ed accolto. Un luogo, un contesto da frequentare adeguato dove vivere per potenziare e far evolvere la propria originale persona negli aspetti cognitivi, relazionali ed affettivi. Questa di base principalmente era ed è la dimensione che ha mosso l’iscrizione di Luigi all’Università: la laurea solo e soltanto una possibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.