È possibile operare una qualche forma di ἐποχή sul discorso teologico? Può la 'demitizzazione' proposta da Bultmann per il discorso biblico essere considerata come una sorta di ἐποχή ed essere applicata al discorso teologico? E può in ciò consistere una lettura laica della teologia? Il linguaggio della teologia deve essere di natura diversa dal linguaggio oggettivante delle spiegazioni causali di tipo naturalistico. Demitizzare il discorso teologico significa allora metterne a nudo l’atteggiamento adorante nei confronti di astrazioni metafisiche onticamente interpretate. Una lettura laica della teologia non significa stravolgere l’intenzione profonda del discorso teologico, ma significa piuttosto mettere in luce la valenza puramente noetica e trascendentale che lo costituisce come concettualità autentica di una forma di esperienza genuinamente religiosa. Una lettura 'laica' di questo tipo applicata alla teologia medievale ci può dunque aiutare a riflettere sulla natura delle strutture trascendentali proprie dell’esperienza religiosa in quanto tale.
Per una lettura laica della teologia medievale / Buzzetti D.. - In: DOCTOR VIRTUALIS. - ISSN 2035-7362. - ELETTRONICO. - 9:(2009), pp. 199-231.
Per una lettura laica della teologia medievale
BUZZETTI, DINO
2009
Abstract
È possibile operare una qualche forma di ἐποχή sul discorso teologico? Può la 'demitizzazione' proposta da Bultmann per il discorso biblico essere considerata come una sorta di ἐποχή ed essere applicata al discorso teologico? E può in ciò consistere una lettura laica della teologia? Il linguaggio della teologia deve essere di natura diversa dal linguaggio oggettivante delle spiegazioni causali di tipo naturalistico. Demitizzare il discorso teologico significa allora metterne a nudo l’atteggiamento adorante nei confronti di astrazioni metafisiche onticamente interpretate. Una lettura laica della teologia non significa stravolgere l’intenzione profonda del discorso teologico, ma significa piuttosto mettere in luce la valenza puramente noetica e trascendentale che lo costituisce come concettualità autentica di una forma di esperienza genuinamente religiosa. Una lettura 'laica' di questo tipo applicata alla teologia medievale ci può dunque aiutare a riflettere sulla natura delle strutture trascendentali proprie dell’esperienza religiosa in quanto tale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.