La storia, intesa come scienza del passato, ha avuto ed ha un ruolo molto importante nel determinare il viaggio: nel Settecento il “grand tour” alla scoperta delle tracce del passato classico, oggi i flussi di turismo culturale, inteso come visita e fruizione di monumenti, musei, siti storici e archeologici, città d’arte. Il turismo culturale riguarda la storia, la cultura, l’identità di un territorio e dei suoi abitanti e può essere classificato sotto la forma di mobilità individuale e collettiva in grado di soddisfare “il bisogno umano di diversità” e di accrescere “la conoscenza, l’esperienza e gli incontri”. A volte gli agganci con la storia possono scaturire da presupposti pedagogici: viaggi d’istruzione scolastici (lager nazisti), dal desiderio del ritorno e della memoria personale o di corpo (reducismo), a volte dalla ricerca di un’identità collettiva (i luoghi garibaldini, i castelli della Loira) o dalla nostalgia politica (Predappio) o da motivazioni religiose (Lourdes, Fatima, Santiago de Compostela, Loreto). In effetti, il viaggio legato alla storia oggi ha ricreato il bisogno di una sorta di “Grand Tour”. Dopo il “grande viaggio” che fra la fine del settecento e gli inizi dell’800 portava sulle tracce della Roma antica e della Grecia classica; dopo le petits tours dei viaggi matrimoniali della borghesia d’inizio novecento, incentrati sulla scoperta delle città simbolo della storia nazionale: Roma, Venezia, Firenze; dopo i viaggi verso la villeggiatura marina di massa (preziosi per la bilancia commerciale nazionale), oggi il turismo ha riscoperto (forse e con le dovute variazioni di toni e di visioni) “una trama ideologica” che è mossa dal “desiderio di conoscere il passato”, dall’”esigenza di istruzione”, dal “bisogno di identità” collettiva.

Storia e Turismo / P. Sorcinelli. - In: ALMATOURISM. - ISSN 2036-5195. - ELETTRONICO. - 0:0(2009), pp. 20-25.

Storia e Turismo

SORCINELLI, PAOLO
2009

Abstract

La storia, intesa come scienza del passato, ha avuto ed ha un ruolo molto importante nel determinare il viaggio: nel Settecento il “grand tour” alla scoperta delle tracce del passato classico, oggi i flussi di turismo culturale, inteso come visita e fruizione di monumenti, musei, siti storici e archeologici, città d’arte. Il turismo culturale riguarda la storia, la cultura, l’identità di un territorio e dei suoi abitanti e può essere classificato sotto la forma di mobilità individuale e collettiva in grado di soddisfare “il bisogno umano di diversità” e di accrescere “la conoscenza, l’esperienza e gli incontri”. A volte gli agganci con la storia possono scaturire da presupposti pedagogici: viaggi d’istruzione scolastici (lager nazisti), dal desiderio del ritorno e della memoria personale o di corpo (reducismo), a volte dalla ricerca di un’identità collettiva (i luoghi garibaldini, i castelli della Loira) o dalla nostalgia politica (Predappio) o da motivazioni religiose (Lourdes, Fatima, Santiago de Compostela, Loreto). In effetti, il viaggio legato alla storia oggi ha ricreato il bisogno di una sorta di “Grand Tour”. Dopo il “grande viaggio” che fra la fine del settecento e gli inizi dell’800 portava sulle tracce della Roma antica e della Grecia classica; dopo le petits tours dei viaggi matrimoniali della borghesia d’inizio novecento, incentrati sulla scoperta delle città simbolo della storia nazionale: Roma, Venezia, Firenze; dopo i viaggi verso la villeggiatura marina di massa (preziosi per la bilancia commerciale nazionale), oggi il turismo ha riscoperto (forse e con le dovute variazioni di toni e di visioni) “una trama ideologica” che è mossa dal “desiderio di conoscere il passato”, dall’”esigenza di istruzione”, dal “bisogno di identità” collettiva.
2009
Storia e Turismo / P. Sorcinelli. - In: ALMATOURISM. - ISSN 2036-5195. - ELETTRONICO. - 0:0(2009), pp. 20-25.
P. Sorcinelli
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