Una relazione invitata presso un convegno del 2007 che trova una sede di definitiva collocazione, anche se di una sintesi e non della intera comunicazione scientifica ben tre anni dopo ed in sede editoriale ben diversa, da quella in cui tale presentazione a contenuti altamente innovativi e scientificamente documentati era stata realizzata. Dato l'enorme quantitativo di contributi a senso contrario ovvero volti ad amplificare la descrizione di fatti ed eventi negativi, il cui impatto sull’immaginario collettivo la autrice documenta, questo suo contributo rigoroso ha urtato e tuttora urta contro i canoni della protesta a tutti i costi della destrutturazione costante, della ansia di visibilità che molti preferiscono raggiungere sempre e solo demolendo. La lucida disamina della autrice, il senso della responsabilità da lei evocato per chi operi nel settore della stampa quindi suscita reazioni silenziose, ma non per questo meno tenaci nellla mancata pubblicizzazione di questa diversa prospettiva che lei da anni sostiene. Se a comparire ovunque sono quindi articoli di denuncia e docufiction, di tanti e di tante la ricerca documentata della autrice che fa presente tale sbilanciamento viene quindi pubblicata tardivamente: ma non per questo sono i suoi paragrafi meno densi o meno importanti. Soprattutto per chi oggi si occupa di didattica e di progettazione di metodologie di scrittura, nelle e per le scuole di giornalismo.

L'immaginario inquinato

TONFONI, GRAZIELLA
2010

Abstract

Una relazione invitata presso un convegno del 2007 che trova una sede di definitiva collocazione, anche se di una sintesi e non della intera comunicazione scientifica ben tre anni dopo ed in sede editoriale ben diversa, da quella in cui tale presentazione a contenuti altamente innovativi e scientificamente documentati era stata realizzata. Dato l'enorme quantitativo di contributi a senso contrario ovvero volti ad amplificare la descrizione di fatti ed eventi negativi, il cui impatto sull’immaginario collettivo la autrice documenta, questo suo contributo rigoroso ha urtato e tuttora urta contro i canoni della protesta a tutti i costi della destrutturazione costante, della ansia di visibilità che molti preferiscono raggiungere sempre e solo demolendo. La lucida disamina della autrice, il senso della responsabilità da lei evocato per chi operi nel settore della stampa quindi suscita reazioni silenziose, ma non per questo meno tenaci nellla mancata pubblicizzazione di questa diversa prospettiva che lei da anni sostiene. Se a comparire ovunque sono quindi articoli di denuncia e docufiction, di tanti e di tante la ricerca documentata della autrice che fa presente tale sbilanciamento viene quindi pubblicata tardivamente: ma non per questo sono i suoi paragrafi meno densi o meno importanti. Soprattutto per chi oggi si occupa di didattica e di progettazione di metodologie di scrittura, nelle e per le scuole di giornalismo.
2010
TONFONI G.
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