Incubi, ossessioni, fantasmi, sdoppiamenti. Sono i temi centrali dei racconti di Arrigo e Camillo Boito, Igino Ugo Tarchetti, Luigi Gualdo, Remigio Zena, e riflettono i turbamenti di un’età di passaggio, tra Romanticismo e Decadentismo. Specularmente, la verve linguistica, la scrittura frizzante e l’umorismo di Carlo Dossi, Giovanni Faldella, Achille Giovanni Cagna diventano sperimentalismo stilistico, facendosi strumento di una critica feroce ai miti e ai riti della società borghese. Il saggio (che introduce un’antologia di racconti della Scapigliatura, non solo milanese) permette di riscoprire una delle più interessanti avanguardie italiane, il movimento che forse meglio di altri ha espresso, sul piano letterario, l’inquietudine e le delusioni postrisorgimentali, mostrandone aspetti sociali e perfino linguistici tuttora irrisolti.
Introduzione
Carnero, Roberto
2011
Abstract
Incubi, ossessioni, fantasmi, sdoppiamenti. Sono i temi centrali dei racconti di Arrigo e Camillo Boito, Igino Ugo Tarchetti, Luigi Gualdo, Remigio Zena, e riflettono i turbamenti di un’età di passaggio, tra Romanticismo e Decadentismo. Specularmente, la verve linguistica, la scrittura frizzante e l’umorismo di Carlo Dossi, Giovanni Faldella, Achille Giovanni Cagna diventano sperimentalismo stilistico, facendosi strumento di una critica feroce ai miti e ai riti della società borghese. Il saggio (che introduce un’antologia di racconti della Scapigliatura, non solo milanese) permette di riscoprire una delle più interessanti avanguardie italiane, il movimento che forse meglio di altri ha espresso, sul piano letterario, l’inquietudine e le delusioni postrisorgimentali, mostrandone aspetti sociali e perfino linguistici tuttora irrisolti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.