Robert Louis Stevenson: Tusitala, girovago narratore del ricordo.

Robert Louis Stevenson, tra gli scrittori scozzesi più importanti del XIX secolo, autore di grandi classici di letteratura tout court (The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde, The master of Ballantrae) è in questa sede interpellato come scrittore di magistrali opere per l’infanzia e per ragazzi. Il seguente contributo mira in particolare a evidenziare come il legame tra ricordo e infanzia risulti essere asse centrale della poetica stevensoniana. Attraverso l’analisi di un ampio corpus testuale comprendente raccolte di poesie per l’infanzia, romanzi d’avventura, resoconti di viaggio, e perfino saggi morali, di critica letteraria, nonché di critica storico-sociale, sarà possibile delineare il profilo di un autore la cui produzione artistica divenne di grande ispirazione persino per le elaborazioni filosofiche del pensatore tedesco Walter Benjamin. Tusitala infatti, riconoscendo le minacce addotte dall’avanzata inarrestabile della modernità, profeticamente fu capace di rivolgersi nostalgicamente a quanto il futuro avrebbe visto gradualmente dissolversi: l’esperienza, il ricordo e il racconto. Con l’inizio del ‘900 le rappresentazioni di infanzia che seguiranno la traccia lasciata da Stevenson diverranno sempre più volatili, sfuggenti, lontane, relegate in eden in cui nessuna avventura viene ricordata, al grido di un ulteriore e nuovo arrembaggio…