Il presente contributo fa riferimento al progetto di attività ludico motoria svolto in piscina chiamato Famiglie in Acqua, finalizzato all’inclusione sociale di bambini affetti da un Disturbo dello Spettro Autistico. Ogni partecipante è accompagnato da un genitore, la cui presenza è essenziale per permettere esperienze acquatiche e la ricerca di soluzioni alle tipiche questioni poste dal nuoto: entrare in acqua, galleggiare, respirare, avanzare, orientarsi e così via. I movimenti di bambini e adulti, tuttavia, non sono considerati tanto dal lato tecnico-motorio, quanto come espressioni comunicative emesse nei confronti di un contesto socio-relazionale e ambientale.
“Familiarizzare” con l’acqua: un percorso inclusivo in piscina
Bortolotti Alessandro
2021
Abstract
Il presente contributo fa riferimento al progetto di attività ludico motoria svolto in piscina chiamato Famiglie in Acqua, finalizzato all’inclusione sociale di bambini affetti da un Disturbo dello Spettro Autistico. Ogni partecipante è accompagnato da un genitore, la cui presenza è essenziale per permettere esperienze acquatiche e la ricerca di soluzioni alle tipiche questioni poste dal nuoto: entrare in acqua, galleggiare, respirare, avanzare, orientarsi e così via. I movimenti di bambini e adulti, tuttavia, non sono considerati tanto dal lato tecnico-motorio, quanto come espressioni comunicative emesse nei confronti di un contesto socio-relazionale e ambientale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.