Che cos’è la Comunicazione storica? Un insieme di tecniche e discipline correlate alla comunicazione e alla storia, destinate a trasmettere, nella forma più ampia, contenuti a tema storico. La comunicazione storica si costruisce su tre fasi: ideazione, realizzazione del prodotto culturale e sua diffusione. Il campo di azione è la mediatizzazione dei contenuti storici. L’abbinamento tra comunicazione e storia impone una buona conoscenza delle due discipline, al fine di evitare gli effetti distorsivi nella rappresentazione del passato o la predisposizione di forme inefficaci di comunicazione. Ricreare un contesto è tanto una forma storica quanto un aspetto comunicativo Dalla fine degli anni Novanta si è avviata una tendenza europea volta a valorizzare i territori attraverso la cultura. È lo specchio di un’internazionalizzazione spinta da due fenomeni tra loro connessi: il processo di globalizzazione e la progressiva deindustrializzazione di vaste aree. Di conseguenza, la dimensione pubblica della cultura ha ricevuto un’accelerazione ponendosi come una ricerca di significato di fronte al corso delle mutazioni. Un feedback locale - glocal - in risposta alla spinta economica e comunicativa globale che non porta necessariamente a contenuti localistici. Attivare o riattivare il patrimonio culturale significa mettere in relazione i cittadini con i beni pubblici, individuando le più compatibili forme di fruibilità e formando contemporaneamente le competenze degli operatori. Gli aspetti sociali dei progetti di Comunicazione storica intercettano le pratiche di Public History nel coinvolgimento dei cittadini. Nei paesi anglosassoni - come in Austria, Svizzera e Ungheria - è diffusa anche la pratica di chiedere alla popolazione oggetti d’uso per l’allestimento di period room nei musei. Public History e Comunicazione storica si incrociano anche in tutte le policy implementation che su scala mondiale interessano i diritti di cittadinanza, le questioni razziali, la parità di genere, la difesa dell’ambiente. Quanto al museo si tratta di uno strumento di comunicazione e di costruzione identitaria le cui funzioni, nell’età dell’informazione, si sono straordinariamente allargate a luogo di socializzazione e di offerta educativa. Nella mutazione della natura del museo, si tende ad accompagnare le mostre temporanee alle collezioni fisse, in un’ottica di continuo movimento e di attività. Al pari di una scelta turistica, la visita in un museo è il confronto tra un immaginario precedentemente sedimentato e l’immaginario ridefinito dall’esperienza presente

La comunicazione storica tra politiche culturali e forme museali

Mirco Dondi
2021

Abstract

Che cos’è la Comunicazione storica? Un insieme di tecniche e discipline correlate alla comunicazione e alla storia, destinate a trasmettere, nella forma più ampia, contenuti a tema storico. La comunicazione storica si costruisce su tre fasi: ideazione, realizzazione del prodotto culturale e sua diffusione. Il campo di azione è la mediatizzazione dei contenuti storici. L’abbinamento tra comunicazione e storia impone una buona conoscenza delle due discipline, al fine di evitare gli effetti distorsivi nella rappresentazione del passato o la predisposizione di forme inefficaci di comunicazione. Ricreare un contesto è tanto una forma storica quanto un aspetto comunicativo Dalla fine degli anni Novanta si è avviata una tendenza europea volta a valorizzare i territori attraverso la cultura. È lo specchio di un’internazionalizzazione spinta da due fenomeni tra loro connessi: il processo di globalizzazione e la progressiva deindustrializzazione di vaste aree. Di conseguenza, la dimensione pubblica della cultura ha ricevuto un’accelerazione ponendosi come una ricerca di significato di fronte al corso delle mutazioni. Un feedback locale - glocal - in risposta alla spinta economica e comunicativa globale che non porta necessariamente a contenuti localistici. Attivare o riattivare il patrimonio culturale significa mettere in relazione i cittadini con i beni pubblici, individuando le più compatibili forme di fruibilità e formando contemporaneamente le competenze degli operatori. Gli aspetti sociali dei progetti di Comunicazione storica intercettano le pratiche di Public History nel coinvolgimento dei cittadini. Nei paesi anglosassoni - come in Austria, Svizzera e Ungheria - è diffusa anche la pratica di chiedere alla popolazione oggetti d’uso per l’allestimento di period room nei musei. Public History e Comunicazione storica si incrociano anche in tutte le policy implementation che su scala mondiale interessano i diritti di cittadinanza, le questioni razziali, la parità di genere, la difesa dell’ambiente. Quanto al museo si tratta di uno strumento di comunicazione e di costruzione identitaria le cui funzioni, nell’età dell’informazione, si sono straordinariamente allargate a luogo di socializzazione e di offerta educativa. Nella mutazione della natura del museo, si tende ad accompagnare le mostre temporanee alle collezioni fisse, in un’ottica di continuo movimento e di attività. Al pari di una scelta turistica, la visita in un museo è il confronto tra un immaginario precedentemente sedimentato e l’immaginario ridefinito dall’esperienza presente
2021
Comunicazione storica. Tecnologie, linguaggi e culture
p. 9
p. 27
Mirco Dondi
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