Recensione al volume Paolo Fabbri, Vedere ad arte. Iconico e icastico. Gli interessi culturali di Paolo Fabbri hanno spaziato in numerosissimi ambiti disciplinari: dalla comunicazione alla sociologia, dall’epistemologia all’arte, solo per ricordare quelli che con maggior frequenza ricorrono nei suoi scritti e nei suoi interventi orali. Senza alcuna deroga al suo rigoroso metodo di analisi nell’ambito dell’orizzonte semiotico, egli è sempre riuscito a mettere in dialogo discipline diverse, prati- cando concretamente l’approccio interdisciplinare il più delle volte in modo originale e coinvolgente. Vedere ad arte. Iconico e icastico raccoglie oltre quaranta saggi che Paolo Fabbri ha dedicato agli artisti e all’arte. A ragione si può affermare che ogni contributo – lungo o breve che sia – contiene puntuali e sferzanti considerazioni, ma nell’impossibilità di entrare nel merito di ognuno di essi, si concentrerà qui l’attenzione essenzialmente là dove entra in azione con più finezza il dialogo fra parola e immagine. La raccolta si apre con un denso saggio intitolato “La riconcezione semiotica”, il cui proposito è quello di implementare l’approccio estetico di Nelson Goodman – definito il Saussure dell’estetica – attraverso ap- punto una riconcezione semiotica.

Paolo Fabbri, Vedere ad arte. Iconico e icastico, a cura di Tiziana Migliore, Milano-Udine, Mimesis, 2020, pp. 486.

lucia corrain
2021

Abstract

Recensione al volume Paolo Fabbri, Vedere ad arte. Iconico e icastico. Gli interessi culturali di Paolo Fabbri hanno spaziato in numerosissimi ambiti disciplinari: dalla comunicazione alla sociologia, dall’epistemologia all’arte, solo per ricordare quelli che con maggior frequenza ricorrono nei suoi scritti e nei suoi interventi orali. Senza alcuna deroga al suo rigoroso metodo di analisi nell’ambito dell’orizzonte semiotico, egli è sempre riuscito a mettere in dialogo discipline diverse, prati- cando concretamente l’approccio interdisciplinare il più delle volte in modo originale e coinvolgente. Vedere ad arte. Iconico e icastico raccoglie oltre quaranta saggi che Paolo Fabbri ha dedicato agli artisti e all’arte. A ragione si può affermare che ogni contributo – lungo o breve che sia – contiene puntuali e sferzanti considerazioni, ma nell’impossibilità di entrare nel merito di ognuno di essi, si concentrerà qui l’attenzione essenzialmente là dove entra in azione con più finezza il dialogo fra parola e immagine. La raccolta si apre con un denso saggio intitolato “La riconcezione semiotica”, il cui proposito è quello di implementare l’approccio estetico di Nelson Goodman – definito il Saussure dell’estetica – attraverso ap- punto una riconcezione semiotica.
2021
lucia corrain
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