Il Pavaglione, caratteristico monumento della città di Lugo di Ravenna, rappresenta uno dei primi centri commerciali della storia, ed infatti la sua costruzione risale alla fine del XVI secolo. Completato poi nel 1879, presenta una forma a corte rettangolare chiusa, delle dimensioni di (100 x 60) m, con un quadriportico formato su due lati paralleli da arcate singole e sugli altri da arcate doppie. Gli interventi di restauro che hanno interessato la pavimentazione del pavaglione sono stati preceduti dalle indagini preliminari che hanno interessato la struttura architettonica nel suo complesso, i materiali costituenti e le diverse patologie di degrado presenti sulla pavimentazione. Inizialmente, dopo la ricerca storica orientata verso la conoscenza delle fasi fondamentali che hanno permesso la costruzione del complesso monumentale e le successive trasformazioni, ci si è orientati verso il reperimento di iconografie e fotografie storiche per comprendere in dettaglio gli elementi e gli aspetti che hanno caratterizzato il monumento dalla fine del secolo scorso ad oggi. Con lo studio preliminare è stato possibile tracciare un quadro interpretativo complessivo di tutti gli aspetti fondamentali per delineare gli studi di approfondimento. La pavimentazione è stata inizialmente interessata da una campagna di rilievi per la definizione morfologica del piano di calpestio (classificando materiali e impianti), ottenuta con i metodi topografico, diretto e fotografico. Le analisi hanno così permesso la precisa caratterizzazione minero-petrografica del materiale, la determinazione del periodo geologico di formazione dei calcari, del livello stratigrafico di appartenenza, nonché l’area geologica di probabile provenienza per possibili approvvigionamenti. Il rilievo a vista dello stato conservativo ha permesso l’individuazione delle morfologie macroscopiche del degrado per ogni singola lastra della pavimentazione del quadriportico. Il progetto di restauro ha interessato la totalità della pavimentazione del quadriportico, gli interventi sono stati poi organizzati per quattro stralci consecutivi corrispondenti alle singole logge. La metodologia di restauro adottata, partendo dai risultati delle indagini preliminari, prevede la definizione dello stato conservativo di ogni lastra, sulla cui base poi sono state individuate le tipologie d’intervento. Con il primo stralcio consistente nel restauro della pavimentazione del loggiato Sud del quadriportico sono state poi verificate sul campo le metodiche e i materiali definiti con il progetto di restauro.

Il restauro della pavimentazione storica del Pavaglione di Lugo di Romagna

N. SANTOPUOLI;G.C. GRILLINI;
2002

Abstract

Il Pavaglione, caratteristico monumento della città di Lugo di Ravenna, rappresenta uno dei primi centri commerciali della storia, ed infatti la sua costruzione risale alla fine del XVI secolo. Completato poi nel 1879, presenta una forma a corte rettangolare chiusa, delle dimensioni di (100 x 60) m, con un quadriportico formato su due lati paralleli da arcate singole e sugli altri da arcate doppie. Gli interventi di restauro che hanno interessato la pavimentazione del pavaglione sono stati preceduti dalle indagini preliminari che hanno interessato la struttura architettonica nel suo complesso, i materiali costituenti e le diverse patologie di degrado presenti sulla pavimentazione. Inizialmente, dopo la ricerca storica orientata verso la conoscenza delle fasi fondamentali che hanno permesso la costruzione del complesso monumentale e le successive trasformazioni, ci si è orientati verso il reperimento di iconografie e fotografie storiche per comprendere in dettaglio gli elementi e gli aspetti che hanno caratterizzato il monumento dalla fine del secolo scorso ad oggi. Con lo studio preliminare è stato possibile tracciare un quadro interpretativo complessivo di tutti gli aspetti fondamentali per delineare gli studi di approfondimento. La pavimentazione è stata inizialmente interessata da una campagna di rilievi per la definizione morfologica del piano di calpestio (classificando materiali e impianti), ottenuta con i metodi topografico, diretto e fotografico. Le analisi hanno così permesso la precisa caratterizzazione minero-petrografica del materiale, la determinazione del periodo geologico di formazione dei calcari, del livello stratigrafico di appartenenza, nonché l’area geologica di probabile provenienza per possibili approvvigionamenti. Il rilievo a vista dello stato conservativo ha permesso l’individuazione delle morfologie macroscopiche del degrado per ogni singola lastra della pavimentazione del quadriportico. Il progetto di restauro ha interessato la totalità della pavimentazione del quadriportico, gli interventi sono stati poi organizzati per quattro stralci consecutivi corrispondenti alle singole logge. La metodologia di restauro adottata, partendo dai risultati delle indagini preliminari, prevede la definizione dello stato conservativo di ogni lastra, sulla cui base poi sono state individuate le tipologie d’intervento. Con il primo stralcio consistente nel restauro della pavimentazione del loggiato Sud del quadriportico sono state poi verificate sul campo le metodiche e i materiali definiti con il progetto di restauro.
2002
N. SANTOPUOLI; A. ALBERTI; G.C. GRILLINI; G. LIVERANI
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