Il contributo analizza un codice allestito da Sabadino degli Arienti, con una versione anonima della storia di Piramo e Tisbe; del manoscritto, andato distrutto durante la II guerra mondiale, ma di cui vengono analizzate le immagini presenti inn alcune pubblicazioni di primo Novecento mai prese in considerazione, si studia la grafia e la rilevanza nel percorso del suo autore (Sabadino: Gilda Mantovani) e la decorazione miniata (Fabrizio Lollini), opera di grande importanza di Martino da Modena, il celebre miniatore di ambito ferrarese, qui ai debutti della sua carriera, e che appone anche la sua firma.

Giovanni Sabadino degli Arienti, Martino da Modena e un ritrovato codice per Ercole I d'Este

Fabrizio Lollini;
2021

Abstract

Il contributo analizza un codice allestito da Sabadino degli Arienti, con una versione anonima della storia di Piramo e Tisbe; del manoscritto, andato distrutto durante la II guerra mondiale, ma di cui vengono analizzate le immagini presenti inn alcune pubblicazioni di primo Novecento mai prese in considerazione, si studia la grafia e la rilevanza nel percorso del suo autore (Sabadino: Gilda Mantovani) e la decorazione miniata (Fabrizio Lollini), opera di grande importanza di Martino da Modena, il celebre miniatore di ambito ferrarese, qui ai debutti della sua carriera, e che appone anche la sua firma.
2021
Fabrizio Lollini; Gilda Mantovani
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/857381
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