Nel volume 'Thomas Owen et le fantastique de la Belgité', Anna Soncini indica in modo preciso le caratteristiche di un genere, il fantastico, che ha segnato la storia della letteratura belga nel XX secolo. Sulla base di certe tematiche, atmosfere e tecniche, è possibile parlare di un’école belge de l’étrange o di un fantastico della belgité che è capace di affrontare ciò che l’uomo ignora e che si fonda su una particolare percezione della realtà. Jean Ray è uno degli scrittori che meglio rappresenta il genere nella letteratura belga. Durante la seconda guerra, Jean Ray e altri scrittori creano à Bruxelles Les Auteurs Associés, casa editrice dove pubblica Le grand nocturne (1942), Les cercles de l’épouvante (1943) e Malpertuis (1943), che verrà ristampato nel 1962 dall’editore André Gérard e che otterrà un enorme successo tra il pubblico e la critica. Da allora sarà riedito in diverse occasioni (1984, 1993, 2009) e tradotto in numerose lingue. In questo articolo si presentano e analizzano le principali strategie traduttive presenti nella prima e seconda traduzione del romanzo in italiano e nella prima traduzione spagnola.

Viaggio all'interno di Malpertuis di Jean Ray nelle sue traduzioni italiane e spagnola

Pano Alamán, Ana
2021

Abstract

Nel volume 'Thomas Owen et le fantastique de la Belgité', Anna Soncini indica in modo preciso le caratteristiche di un genere, il fantastico, che ha segnato la storia della letteratura belga nel XX secolo. Sulla base di certe tematiche, atmosfere e tecniche, è possibile parlare di un’école belge de l’étrange o di un fantastico della belgité che è capace di affrontare ciò che l’uomo ignora e che si fonda su una particolare percezione della realtà. Jean Ray è uno degli scrittori che meglio rappresenta il genere nella letteratura belga. Durante la seconda guerra, Jean Ray e altri scrittori creano à Bruxelles Les Auteurs Associés, casa editrice dove pubblica Le grand nocturne (1942), Les cercles de l’épouvante (1943) e Malpertuis (1943), che verrà ristampato nel 1962 dall’editore André Gérard e che otterrà un enorme successo tra il pubblico e la critica. Da allora sarà riedito in diverse occasioni (1984, 1993, 2009) e tradotto in numerose lingue. In questo articolo si presentano e analizzano le principali strategie traduttive presenti nella prima e seconda traduzione del romanzo in italiano e nella prima traduzione spagnola.
2021
L’Europa o la lingua sognata. Studi in onore di Anna Soncini Fratta
157
169
Pano Alamán, Ana
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/841832
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