Il contributo mette a fuoco il tema del turismo religioso inteso come un fenomeno intermedio tra il turismo culturale e il pellegrinaggio, sempre più importante per le sue dimensioni quantitative, per la sua diffusione globale e per la permanenza storica della dimensione religiosa su cui si è forgiata l’identità dell’Europa e del suo territorio. Per cui, oggi più mai, nell’affrontare il tema dei flussi religiosi necessita un approccio innovativo e duplice rispetto a quello tradizionale, anche se nella realtà il pellegrino sovente si comporta come turista nella fruizione dell’ospitalità e dei servizi; nello stesso tempo non si deve dimenticare come il turista (e non solo quello attratto dalla cultura) porta con sé la sua dimensione intima e spirituale anche in vacanza, dimensione che richiede una sorta di ospitalità mirata . La comprensione di tale fenomeno nello sviluppo locale, e nella teoria dello sviluppo, diventa significativa e strategica di fronte a quel cambiamento culturale che dal modello della modernizzazione ha portato al modello dello sviluppo alternativo, alla sostenibilità e al paradigma dell’Heritage. Il contributo pone attenzione alla mobilità religiosa in un’ottica di sviluppo territoriale (non di profitto sulla scia del modello industriale, ma di interesse collettivo e generazionale) che si possa declinare con il paradigma dello sviluppo alternativo, con particolare riferimento al paradigma dell’Heritage ed a modelli dinamici ed olistici pensati a sostegno delle politiche di gestione territoriale in generale; d’altra parte per gli attori territoriali ancora poco attenti è necessario elaborare politiche innovative e creative, a scala locale e globale, per queste antiche e nuove manifestazioni religiose sempre più culturali e viceversa turismi culturali con una componente spirituale ed esperienziale in incremento.

Spiritualità e turismo culturale tra sviluppo territoriale e Heritage. Modelli e paradigmi

DALLARI, FIORELLA
2009

Abstract

Il contributo mette a fuoco il tema del turismo religioso inteso come un fenomeno intermedio tra il turismo culturale e il pellegrinaggio, sempre più importante per le sue dimensioni quantitative, per la sua diffusione globale e per la permanenza storica della dimensione religiosa su cui si è forgiata l’identità dell’Europa e del suo territorio. Per cui, oggi più mai, nell’affrontare il tema dei flussi religiosi necessita un approccio innovativo e duplice rispetto a quello tradizionale, anche se nella realtà il pellegrino sovente si comporta come turista nella fruizione dell’ospitalità e dei servizi; nello stesso tempo non si deve dimenticare come il turista (e non solo quello attratto dalla cultura) porta con sé la sua dimensione intima e spirituale anche in vacanza, dimensione che richiede una sorta di ospitalità mirata . La comprensione di tale fenomeno nello sviluppo locale, e nella teoria dello sviluppo, diventa significativa e strategica di fronte a quel cambiamento culturale che dal modello della modernizzazione ha portato al modello dello sviluppo alternativo, alla sostenibilità e al paradigma dell’Heritage. Il contributo pone attenzione alla mobilità religiosa in un’ottica di sviluppo territoriale (non di profitto sulla scia del modello industriale, ma di interesse collettivo e generazionale) che si possa declinare con il paradigma dello sviluppo alternativo, con particolare riferimento al paradigma dell’Heritage ed a modelli dinamici ed olistici pensati a sostegno delle politiche di gestione territoriale in generale; d’altra parte per gli attori territoriali ancora poco attenti è necessario elaborare politiche innovative e creative, a scala locale e globale, per queste antiche e nuove manifestazioni religiose sempre più culturali e viceversa turismi culturali con una componente spirituale ed esperienziale in incremento.
2009
I viaggi dell’Anima. Società, Culture, Heritage e Turism
59
69
F. Dallari
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