I punti di forza della piccola e media impresa marchigiana sono essenzialmente riconducibili al radicamento nel territorio, alle sinergie familiari, all’ingegnosità e alla tenacia. Il primo di questi elementi si traduce nella ricerca di successo sociale non fine a se stesso, ma teso al consenso sociale e all’adesione del e al territorio. Riconoscere e valorizzare la figura e il ruolo dell’imprenditore, le motivazioni, i valori e i comportamenti che lo ispirano nel governo d’impresa, consente di apprezzarne la capacità e la volontà di farsi carico dei doveri sociali e di temperare l’iniziativa privata nell’interesse della collettività più ampia. E di avvalorare l’ipotesi che tra CSR, territorio e PMI esista un nesso forte. Lo sviluppo sostenibile, che non è condiviso da tutti, perché mette in dubbio posizioni di rendita e di comodo, ha bisogno di gente coraggiosa, oltre che creativa e competente, e di una teoria in cui il valore non corrisponde sempre e solo alla capitalizzazione di borsa, e i benefici della CSR non sono tutti e sempre esattamente misurabili, perché l’adesione ad una filosofia di gestione socialmente orientata è, in primis, un “atto di fiducia”, che è “qualcosa” di essenziale e di intangibile, ciò che, verrebbe da dirsi, forse è opportuno resti tale.
Conclusioni
MATACENA, ANTONIO;
2009
Abstract
I punti di forza della piccola e media impresa marchigiana sono essenzialmente riconducibili al radicamento nel territorio, alle sinergie familiari, all’ingegnosità e alla tenacia. Il primo di questi elementi si traduce nella ricerca di successo sociale non fine a se stesso, ma teso al consenso sociale e all’adesione del e al territorio. Riconoscere e valorizzare la figura e il ruolo dell’imprenditore, le motivazioni, i valori e i comportamenti che lo ispirano nel governo d’impresa, consente di apprezzarne la capacità e la volontà di farsi carico dei doveri sociali e di temperare l’iniziativa privata nell’interesse della collettività più ampia. E di avvalorare l’ipotesi che tra CSR, territorio e PMI esista un nesso forte. Lo sviluppo sostenibile, che non è condiviso da tutti, perché mette in dubbio posizioni di rendita e di comodo, ha bisogno di gente coraggiosa, oltre che creativa e competente, e di una teoria in cui il valore non corrisponde sempre e solo alla capitalizzazione di borsa, e i benefici della CSR non sono tutti e sempre esattamente misurabili, perché l’adesione ad una filosofia di gestione socialmente orientata è, in primis, un “atto di fiducia”, che è “qualcosa” di essenziale e di intangibile, ciò che, verrebbe da dirsi, forse è opportuno resti tale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.